I Bulgari a giudizio. Si decide il 6 maggio - Affaritaliani.it

Roma

I Bulgari a giudizio. Si decide il 6 maggio

E' stata fissata per il prossimo 6 maggio l'udienza preliminare per Paolo e Nicola Bulgari, i due eredi del fondatore della famosa maison che rischiano di finire sotto processo insieme ad altre nove persone con l'accusa di aver evaso 55 milioni di euro.
Il gup Bernadette Nicotra dovrà decidere se “spedire” nell'aula di un tribunale i nipoti di Sotiros insieme agli amministratori legali e ad altri azionisti principali del gruppo.
Secondo il pm Carla Canaia che ha chiesto il rinvio a giudizio, avrebbero architetto un sistema che avrebbe permesso alla società di sottrarre ingenti risorse al fisco. A finire nel mirino degli inquirenti è stato il periodo 2008-11.
Il patrimonio che sarebbe frutto dell'evasione nel 2013 era stato oggetto di un sequestro, eseguito dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria in due diverse tranche, da 46 e da 9 milioni. Le Fiamme Gialle avevano sequestrato anche lo storico punto vendita di via Condotti, nel centro di Roma, dissequestrato subito dopo.
La famiglia di gioiellieri aveva saldato il presunto debito con l'erario, versando il corrispettivo, e restituendo all'Agenzia delle Entrate circa 30 milioni di euro di tasse evase.
Il meccanismo contestato dalla Procura di Roma, che avrebbe fruttato al gruppo un illecito tesoretto da 55 milioni, sarebbe costruito su una triangolazione Svizzera-Irlanda-Italia disegnata sul modello di quanto fatto dalle multinazionali della Silicon Valley. Da sempre, infatti, in Svizzera si trova la "Bulgari Global Operation", affiancata a partire dal 2008 dalla "Beir"» -Bulgari Ireland Ltd - che ha sede a Dublino.
Un artificio d’ingegneria tributaria congegnato, secondo la procura, per far figurare i ricavi tra i bilanci della società irlandese, visto che nell’isola la tassazione è solo del 12.5% mentre in Svizzera è del 33. Ora spetta al gup valutare la solidità dell’impianto accusatorio.