Toghe indosso, una rosa gialla in mano, divenuta ormai il simbolo della protesta, e un striscione con la scritta “La legge è uguale per tutti ma non per il magistrato onorario”.
Davanti alla procura di Roma è andato in scena un nuovo flashmob della magistratura onoraria al quale hanno partecipato un centinaio tra giudici onorari di tribunale, giudici di pace e vice procuratori onorari di Roma e dell'intero distretto.
Una protesta diretta contro le misure in discussione in Parlamento che riguardano l'intera categoria.“Oltre alle problematiche di inquadramento, la magistratura onoraria italiana esprime preoccupazione per le scelte in via di decretazione di urgenza illustrate dal senatore Mirabelli che rischiano di compromettere i già difficili assetti della giustizia italiana garantiti dalla attività quotidiana dei magistrati onorari- spiega la Consulta della magistratura onoraria, che ha organizzato la protesta - in particolare preoccupa la pervicacia con cui si glissano le recenti prese di posizione della Corte Costituzionale, della Corte di giustizia europea e anche delle sentenze di merito che affermano la necessità di riconoscere ai magistrati onorari pienezza di tutele retributive e previdenziali proprie della funzione svolta, quella giurisdizionale”.
Come era già accaduto nelle precedenti manifestazioni, alcuni magistrati ordinari hanno voluto portare la loro solidarietà: come il pm Eugenio Albamonte, segretario di Area e ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati e il procuratore aggiunto di Roma Antonio Racanelli. Un nuovo flashmob è in programma il 29 gennaio davanti alla Cassazione, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario.
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