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Roma
I no vax non si arrendono: via da Roma, in mille si ritrovano all'Olgiata

di Claudio Roma

Salta il raduno dei no vax ai Pratoni del Vivaro, ma il popolo che dice no al vaccino, al green pass e a ogni forma di condizionamento sanitario si riorganizza e si dà appuntamento all'Olgiata, a Roma nord per sabato 12 febbraio.

Come sempre corre su Telegram la nuova convocazione per chi ha deciso di “resistere”, attraverso uno dei tanti gruppi che agisce all'interno della chat. Stavolta, però, il claim non è solo legato al no ai vaccini, perché dopo il successo della scorsa settimana, con la partecipazione di Povia e del dottor Mariano Amici, stavolta la riunione ha un paletto ben preciso: per partecipare alla serata organizzata in una tenuta segreta tra La Storta e l'Olgiata, la condizione è quella di essere single.

Ufficialmente è un aperitivo per single

Perché, secondo gli organizzatori dell'evento in calendario il 12 febbraio, “aperitivo per single che rispettano la costituzione”, lo “stato civile” di single in parte è anche colpa della serie di restrizioni alle quali il popolo che “odia il vaccino”, è stato sottoposto negli ultimi mesi, a tal punto da costruire un esercito di infelici che non ha trovato l'anima gemella.

no vax la storta 02
 

E così sulle chat di Telegram si organizzano. C'è chi parte da Fabriano, da Milano, da Napoli e chi invece “cerca un passaggio” col rischio di trovarsi “in coppia” all'ingresso e di rischiare l'espulsione. E poi le richieste di “aiuto”: “Mi piacerebbe moltissimo. Sono in Puglia e sono sola. Se trovassi qualcuno con cui venire subito”. Al nord, invece, sognano una vacanza romana ma preferiscono aspettare che gli organizzatori moltiplichino gli eventi sino a costruire una sorta di kermesse itinerante da Milano a Ravenna, transitando per la Lombardia.

Tutto legale? Intanto sabato è il primo giorno ufficiale senza mascherine all'aperto, poi la riunione “per single che amano respirare liberi” si tiene in una tenuta privata e quindi ben al riparo dalle disposizioni di legge.

Contributo di 25 euro

Tra video, canale Telegram principale e “sottocanali” gestiti dagli admin, per ora gli iscritti sono più di mille. Al costo di 25 euro a persona come contributo all'associazione culturale, si prevede un bell'incasso e una sfida: la prima alla Polizia Postale che già monitora il canale ufficiale, la seconda al “Movimento Reattività Italia”, la cui energia contro l'inoculazione, si carica ogni giorno che passa.

Nel frattempo la “rivolta” assume toni moderati e sparisce la “sfida alle istituzioni”: “Quando i pensieri vanno nella stessa direzione tutto diventa più facile e leggero da affrontare. In questi mesi ho fatto più amicizie che in gran parte della mia vita...”. Pensieri protetti da un codice di guerra, oppure?

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