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Roma
Il Comune dorme, l'opposizione propone: ecco la delibera in difesa delle donne
Violenza sulle donne

Il Comune di Roma dorme su tutti i fronti. E le opposizioni si prendono la scena facendo quello che dovrebbero fare assessori e maggioranza. È stata depositata una proposta di delibera che prevede azioni concrete a difesa delle donne vittime di violenza. Lo dichiarano i gruppi consiliari capitolini del Movimento 5 stelle e lista Civica Raggi.

In una nota, i consiglieri spiegano: "Le pagine delle cronache raccontano, purtroppo, ogni giorno di violenze commesse contro le donne, a volte perfino giovanissime, che talvolta sfociano in femminicidio".

I femminicidi

"Situazioni di violenza spesso domestica aggravate dalla condizione di dipendenza economica della donna. Allo stesso tempo, le drammatiche carenze di organico nei Tribunali aggravano la situazione, non riuscendo a fornire risposte in tempi rapidi: solo nel Tribunale di Roma mancano almeno 50 magistrati rispetto alla pianta organica di 373 e circa 600 unità amministrative rispetto a una pianta organica che ne prevede 1205, per non parlare dell'esiguo gruppo 'antiviolenza' che conta appena 11 magistrati. Per questo abbiamo depositato una proposta di delibera, supportata da analoghe mozioni in sede municipale, che prevede azioni concrete da attuare subito, sia in sede governativa che cittadina, nella consapevolezza che un percorso verso una reale parità è direttamente connesso all'indipendenza e all'autonomia economica delle donne e si nutre di strumenti di contrasto efficaci ed efficienti".

Cinque stelle in prima linea

"Sono in particolare - proseguono i gruppi consiliari capitolini M5s e lista Civica Raggi - 7 le azioni che proponiamo: a partire dalla necessaria implementazione della Strategia Nazionale per la Parità di Genere 2021-2026, alla realizzazione di percorsi di educazione finanziaria e integrazione lavorativa per favorire l'emancipazione delle donne, alla stabilizzazione del microcredito e del reddito di libertà (oggi di importo esiguo e legati alla sussistenza dei fondi), all'aumento dei fondi nel settore Giustizia per contenere nuovi concorsi pubblici, all'introduzione di una normativa ad hoc che consenta anche alle donne vittime di violenza, analogamente a quanto previsto per i collaboratori di giustizia, di ottenere l'anonimato sulla residenza, all'implementazione della rete tra università, istituzioni, forze dell'ordine e associazioni per fornire strumenti di prevenzione e risposte specializzate, adeguati e capillari, alla promozione di corsi di autodifesa gratuiti nei centri sportivi comunali e nelle palestre scolastiche. Non possiamo restare inerti a guardare e commentare, dobbiamo agire adesso", concludono i gruppi consiliari capitolini di M5s e lista Civica Raggi.

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