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Roma
Il Covid posticipa il matrimonio. Ma ricevimento e viaggio di nozze resistono

Matrimonio.com, portale che aiuta gli sposi ad organizzare il giorno più felice della loro vita ha dialogato con aziende e utenti per capire quale sarà lo scenario del settore wedding nei prossimi mesi, e quali potrebbero essere le misure da adottare rispetto alla pandemia da Covid-19. Se nella maggior parte dei casi il matrimonio è dovuto slittare, la gran parte delle coppie non rinuncerà a ricevimento e viaggio di nozze.

Tra i vari settori che da un anno a questa parte subiscono gli effetti della pandemia, vi è senza dubbio quello nuziale, colpito sotto diversi fronti: da una parte vi sono i fornitori, che si vedono impossibilitati a svolgere il proprio lavoro in modo regolare, e dall’altro migliaia di coppie, che si trovano in balia di continui cambi di decreti e colori, e che, nella maggior parte dei casi, posticipano le nozze in attesa di tempi migliori. Per avere un’idea dei volumi del mercato nuziale in termini di persone, ogni anno in Italia, più di 195.000 coppie decidono di sposarsi, mentre riguardo al volume d’affari diretto, i matrimoni generano circa 4,75 miliardi. In termini occupazionali stiamo parlando di circa 400.000 posti di lavoro. Sono numeri che lasciano intuire perché è fondamentale trovare una soluzione efficace riguardo alle misure di sicurezza per riprendere a celebrare il matrimonio in tutta tranquillità e con le dovute attenzioni che questo giorno così speciale si merita.

Secondo un sondaggio realizzato nel febbraio 2021 su 4.427 coppie sposatesi nel 2020 o con data di matrimonio nel 2020 poi posticipata al 2021, il 91% delle celebrazioni rinviate si terrà presto, ancora in attesa di sapere con quali misure potranno essere realizzate. Fortunatamente, solo il 9% delle coppie non ha ancora fissato una nuova data per il matrimonio. In Italia, il tempo medio di pianificazione per un matrimonio è di 12 mesi, secondo Il Libro Bianco del Matrimonio. A causa della crisi sanitaria però, questo tempo si è dilatato e si attesta attualmente tra i 18 e i 24 mesi. Un tempo "extra" utile per finalizzare alcuni dettagli e ottimizzare il budget di nozze.

Più di 8 coppie su 10 che hanno rimandato il loro matrimonio nel 2020 hanno in programma di sposarsi nel 2021, e il 58% di queste dichiara che questa sarà la loro festa principale, il che indica che i matrimoni saranno di nuovo molto presenti nei prossimi mesi. Il 95.6% delle coppie celebrerà sia la cerimonia che il ricevimento. Questi dati mostrano che il desiderio di continuare a celebrare quel giorno permane. Il 64% ha cambiato piani e dettagli iniziali a causa della pandemia. Questi dati dimostrano che le coppie sono disposte a fare dei cambiamenti alle loro nozze pur di avere il giorno dei loro sogni.

Cerimonia in sicurezza

Per il 78% degli intervistati, la salute e la sicurezza degli invitati sono l'aspetto più importante nell'organizzazione del matrimonio in tempi di crisi sanitaria. Ecco le misure che prenderanno: Ridurre la lista degli invitati: il 46% delle coppie ha ridotto leggermente la lista invitati; spostare la data a un altro giorno della settimana (24%): le coppie si adattano alle circostanze e riadattano il loro matrimonio per poterlo celebrare; misure di sicurezza molto diffuse durante il ricevimento (75-100%): sedute e/o tavoli allestiti con distanza di sicurezza, mascherina obbligatoria per il personale di servizio, uso del gel idroalcolico; misure abbastanza diffuse durante il ricevimento (45-74%): obbligo di indossare mascherine, tranne durante il momento dei pasti, incoraggiare il distanziamento sociale tra gli ospiti, misurazione della temperatura corporea.

Viaggio di nozze: per il 33% è una mini moon

Il 33% delle coppie dichiara che ha fatto/farà una Mini Moon (un piccolo viaggio subito dopo la celebrazione del matrimonio) per poi fare il viaggio di nozze vero e proprio quando sarà possibile. Un dato che incoraggia il settore perché trasforma quel viaggio in due. Il 63% ha posticipato il proprio viaggio, mentre solo il 7% ha deciso di non organizzarlo.

Test per gli invitati si, test per gli invitati no? 

Sul sito di Matrimonio.com sono più di 62.000 le aziende registrate che lavorano per i matrimoni e che sono state fortemente colpite dalla situazione attuale. Malgrado dal sondaggio realizzato con oltre 2.360 aziende del settore nuziale, si evince che il 67% dei fornitori pensa che offrire test agli invitati potrebbe essere una buona soluzione per garantire la sicurezza dell'evento, tuttavia si tratta di un argomento fortemente dibattuto e vi è un’ampia diversità di opinioni riguardo costi e fattibilità.

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