Roma
"Il più bravo dell'M5S non era telegenico". Marchini, l'affondo su Salvini e Raggi
"Nel Cinque Stelle non decidono i cittadini"





Convinto assertore che il quadri politico del centrodestra sia fluttuante e quidi destinato a cambiare, Alfio Marchini alza i toni. Due stoccate, la prima a Salvini per i consigli che dispensa a Berlusconi, l'altra a Virginia Raggi, astro nascente della bellezza romana dopo l'apparizione patinata a Otto e Mezzo.
Dice Marchini: "Ormai Salvini si è autoproclamato nell'ordine: 1) grande conoscitore dei romani ed esperto sondaggista al punto da decidere chi e come voteranno (remember gazebo della Lega?); 2) badante di Berlusconi al punto da proclamarsi mediatore tra Berlusconi stesso e Bertolaso. Ma Berlusconi non mi sembra abbia bisogno di badanti e tutori, anche perché a differenza di Salvini, nella sua vita ha dimostrato di saper vincere; 3) capo di Forza Italia al punto da dettargli la linea. Con simpatia gli consiglio prudenza e un po' di umiltà”.
Da Marchini poi, una stoccata a Virginia Raggi: "Non ho nulla di personale contro la Raggi, ma io ho conosciuto i consiglieri comunali dei Cinque Stelle, ce ne era uno in Consiglio comunale che era il più bravo, il più serio e il più preparato. Evidentemente non era telegenico e l'hanno scartato per una comprensibile strategia di marketing. Sfatiamo questo mito per cui decidono i cittadini nei Cinque Stelle. Che la Raggi sarebbe stata la candidata a Roma era noto da mesi".