Roma
Anticorruzione, il sistema non funziona. L'Anac fa riscrivere le regole al Comune


Doveva essere l'arma finale contro i furbetti degli appalti ma il sistema messo in piedi dal Campidoglio per debellare la corruzione dalla città necessita di una revisione. Un doppio stop che viene dall'Autorità anticorruzione ma anche dal II municipio.
Dagli uffici di via Tripoli è infatti partita una segnalazione alla Magistratura del coivolgimento della società Trevio s.r.l., colpita da una grana giudiziarie in merito al presunto condizionamento di gare d’appalto per dei lavori stradali della grande viabilità, vincitrice di una gara d’appalto anche per un’opera commissionata dal Municipio. "Abbiamo immediatamente chiesto ai nostri uffici di inviare tutta la documentazione alla Magistratura e di offrire la massima collaborazione e sostegno alla indagini - fanno sapere dagli uffici del Presidente Giuseppe Gerace e l’Assessora ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Assunta Santoriello -Abbiamo inoltre chiesto che venga interrotta ogni tipo di collaborazione con la società stessa da parte del Municipio fino al completo chiarimento della questione".
"Una della preoccupazioni - continuano dal II municipio - riguarda il fatto che tale gara è stata vinta per la realizzazione di nuovi uffici municipali e si tratta pertanto di un intervento strategico per il completamento del processo di accorpamento dei due ex Municipi. Riteniamo inoltre assolutamente necessario e non più prorogabile da parte degli uffici centrali una verifica del Siproneg, il sistema delle imprese certificate del Comune di Roma a cui la società in questione è iscritta".
Una nota che getta un'ombra sul sistema che dovrebbe garantire "appalti puliti" in una città dove la corruzione è diventata endemica. Un sistema su cui pensa anche la nota dell'autorità anticorruzione che ha fatto riscrivere al Comune le regole dei nuovi bandi capitolini. È stato infatti modificato, su richiesta dell'Anac, l'avviso pubblico emesso dal Campidoglio lo scorso 10 settembre riguardante "Manifestazioni di interesse ad essere inseriti nell'elenco degli operatori economici da interpellare per la partecipazione a procedure di gara informali per l'affidamento dei lavori" superiori a 500.000 euro.
Si tratta proprio dell'avviso relativo al Siproneg, il Sistema Informativo Procedura Negoziata attraverso cui le imprese inserite nell'elenco, che abbiano manifestato interesse a partecipare a un determinato appalto vengono sorteggiate.
Il provvedimento per l'Anac non garantiva il rispetto dei principi di rotazione, trasparenza e concorrenza ai quali devono ispirarsi le procedure per le gare. In particolare, l'authority guidata da Cantone ha chiesto la modifica del punto 9 dell'avviso pubblico che nella prima versione prevedeva una priorità per le imprese iscritte da più tempo nell'elenco stabilendo che "le imprese già iscritte saranno sorteggiate per prime, a seguire le nuove imprese iscritte". Una disposizione, quella prevista al punto 9 dell'avviso, che su invito dell'Anac è stata cancellata dall'avviso, mettendo su un piano di parità le imprese iscritte da tempo all'elenco e quelle nuove.