Roma
In 211mila chiedono un lavoro. Candidati sindaco sotto esame
Disoccupati e inattivi: la corsa al Campidoglio passa dall'emergenza lavoro



di Alberto Berlini
Duecentoundicimilacinquecento, tante sono i cittadini romani senza lavoro e che nel 2015 erano iscritti alle liste della disoccupazione e che chiedono che la politica torni a parlare il linguaggio della gente. Crisi nel settore dei Call Center, stipendi non pagati agli autoferrotranvieri, l'edilizia che non riparte, vertenze nel settore del commercio e della grande distribuzione, e non da ultimo i dipendenti delle società dell'aeroporto di Fiumicino che come i 70 lavoratori della Simav rischiano il posto di lavoro. Sono questi alcuni dei temi che i candidati alle Comunali si troveranno sul tavolo e a cui dovranno indicare una soluzione davanti al pubblico e alla stampa nella sede della Uil di Roma e del Lazio.
Una vera e propria prova d'esame coordinata dal segretario generale della Uil Alberto Civica e che sarà inaugurata dal candidato di Si-Sel Stefano Fassina, che dovrà rispondere a sei domande sulla gestione della Capitale e del problema lavoro.
Lasciate da parte le scaramucce di partito ogni candidato dovrà suggerire quali soluzioni adottare per trovare una risposta a dati sempre più preoccupanti. La crisi occupazionale per Roma e Lazio annota un +1,7% per i lavoratori in cassa integrazione che vola superando quota 40mila: il confronto tra il primo trimestre 2016 e 2015 è impietoso: +41%, 9500 persone in più senza la sicurezza di uno stipendio pieno e che in totale hanno usufruito nel primo trimestre di 5milioni e 332mila ore di cig.
CORSI DI AGGIORNAMENTO DESERTI. A preoccupare è il crollo della fiducia come sottolineato dai dati forniti dalla Uil Roma e Lazio: diminuiscono gli allievi ai corsi di formazione, dopo il picco toccato nel 2010 con 23mila iscritti, il 2014 ha toccato il punto più basso dall'inizio delle rilevazioni nel 2007 quando erano 7500: ora solo in 1114 usufruiscono dei corsi di aggiornamento e la maggior parte sono disoccupato over 40. La disoccupazione femminile al 14,5% resta 2 punti sopra la media nazionale e se in valori assoluti registra finalmente una leggera flessione, crescono gli inattivi: solo 1 su 4 iscritto nelle liste di disoccupazione trova lavoro: nel 2015 nel Lazio erano 1milione e 315mila gli inattivi, 50mila più del 2014.