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Roma
Incidente Corso Francia, omelia contro alcool e droga: “Ci rendono schiavi”

Incidente a corso Francia: ai funerali di Gaia e Camilla, è l'apice del dolore. E lo riassume il parroco don Gianni Matteo Botto che accende la luce sul senso della vita, sull'alcool, sulla superbia e sulla schiavitù da delirio di onnipotenza.

L'omelia è un attacco alla vacuità della vita. Dice don Botto nella chiesa gremita: “Questo terribile incidente ha fatto crollare ogni sovrastruttura della nostra vita. Le nostre prosopopee, le nostre chiacchiere. Qual è il senso della nostra vita? Mandarla in fumo? Berci la nostra vita? Questa è vita? O sono finte libertà? Un arbitrio che in realtà toglie la libertà perché ci toglie la consapevolezza”, e rende “schiavi”. E “magari quando sei sbronzo ti metti pure a guidare. In fondo pensiamo tutti di essere un pò padreterni, superuomini, e poi non riusciamo a seguire le regole comuni”.

La conclusione è dedicata alla famiglia delle due ragazze e a un messaggio ai coetanei “Non siamo forse tutti un pò superbi? Oggi ci riscopriamo tutti un pò palloni gonfiati. In questa ora buia sono arrivati tanti messaggi in un grande abbraccio per i familiari”.

La parola ai genitori di Gaia Von Freymann

“Chi perde il coniuge è vedovo, chi perde i genitori è orfano. Chi, come noi, perde una figlia non ha nemmeno un nome che lo definisca: la morte di un figlio è talmente innaturale da aver reso la nostra condizione indicibile, è letteralmente 'qualcosa che non può essere detto”.

Lo affermano in una nota Gabriella Saracino ed Edward Von Freymann, i genitori di Gaia, una delle due 16enni investite e uccise da Pietro Genovese nella notte tra sabato e domenica scorsi a Corso Francia a Roma. «Anche per questo - aggiungono i due, assistiti dall'avvocato Giulia Bongiorno - non abbiamo finora parlato con nessuno e oggi chiediamo rispetto per il nostro dolore e il nostro silenzio. Quando troveremo le parole giuste parleremo, e diremo la nostra sulle tante ricostruzioni che in questi giorni sono state diffuse dai media con troppa leggerezza”.

"A te di" di Guivanotti accompagna l'uscita delle bare

Un lungo applauso seguito dalle note della canzone “A te” di Jovanotti ha salutato alla fine della cerimonia l'uscita dei feretri di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli dalla chiesa de Preziosissimo sangue di Gesù. Alle esequie hanno partecipato centinaia di persone tra familiari ed amici delle due giovani, ma anche tanti residenti del quartiere. Distrutti, come immaginabile, i genitori delle due ragazze che durante l'omelia hanno avuto bisogno del sostegno, anche fisico, dei conoscenti.

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