A- A+
Roma
Incitò il figlio a uccidere un pachistano che pregava. Pena ridotta in appello

E' stato condannato a 10 anni di reclusione nel processo d'appello Massimiliano B., il barista 43enne di Tor Pignattara che la notte del 18 settembre del 2014 incito' il figlio minorenne a uccidere il pachistano Kahn Muhammad Shahazad.

Una pena sensibilmente ridotta rispetto alla sentenza di primo grado (21 anni di reclusione per concorso in omicidio volontario) perché la prima corte d'assise d'appello ha ritenuto di dover riqualificare i fatti attribuendo all'imputato l'omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi e dall'istigazione di un minorenne a compiere un reato.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il pachistano mori' in strada, ucciso a colpi e pugni, perché 'colpevole' di aver pregato ad alta voce sotto le finestre dell'abitazione dell'imputato.
Il figlio del barista, condannato per quell'omicidio in primo grado a 8 anni di reclusione (pena poi rimodulata con 24 mesi di messa alla prova in una comunita'), e' in attesa del processo d'appello che prenderà il via il prossimo mese.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
corte d'appello romaminoriomicidiopachistano uccisoromator pignattara






Danno fuoco a un clochard ad Anzio, ricoverato in codice rosso al Sant'Eugenio

Danno fuoco a un clochard ad Anzio, ricoverato in codice rosso al Sant'Eugenio


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.