Roma
Influenza: 9.000 morti l’anno, più colpiti over 65. Parte la campagna vaccini
Oltre 9.000 i morti che ogni anno si verificano in Italia a causa di influenza e polmoniti. I più esposti al pericolo sono gli over 65: una vera emergenza visto che entro il 2050 il 28,6% degli europei, quasi un cittadino su 3, avrà superato questa soglia d’età.
Riparte la campagna di informazione e sensibilizzazione ‘VACCI. VACCI A VACCINARTI.’, realizzata da HappyAgeing, l’Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo e patrocinata dal Ministero della Salute. Lo spiega il portale prevenzione-salute.it
Visibile nei mesi di ottobre e novembre, la Campagna si rivolge in modo particolare agli over 65 che rappresentano la parte di popolazione più a rischio per le complicanze del virus dell’influenza e, in particolare, delle polmoniti in larga parte provocate dallo pneumococco.
Lo scopo dell’Alleanza – costituita dalla Società Italiana di Igiene (SItI), la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG), la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER), i sindacati FNP CISL, SPI CGIL e UIL Pensionati, la FAP ACLI e Federsanità ANCI – è contribuire al raggiungimento di migliori condizioni di salute per gli anziani. Elemento fondamentale su questo fronte sono proprio le vaccinazioni, unitamente a sana alimentazione, stili di vita, consumo corretto dei farmaci e campagne di screening. Un’azione ispirata anche dalla Commissione Europea che pone per il 2020 il traguardo dell’allungamento di 2 anni della vita in salute dei cittadini, indicando le vaccinazioni come uno dei cinque pilastri – quello più efficace già nel breve periodo – per mantenersi in salute e al riparo da patologie evitabili.
“Ogni anziano vaccinato – evidenzia il Presidente di HappyAgeing, Michele Conversano – è un uomo o una donna messi in salvo da malattie oggi evitabili grazie alla scienza. Le vaccinazioni rappresentano l’unico strumento di prevenzione primaria davvero efficace. Quanti rinnegano questa verità scientifica o lo fanno per ignoranza o, peggio, per malafede”.
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