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Roma
Irene Pivetti "sindaco" di Roma. Direttamente da Arcore. Inside

di Fabio Carosi


E' l'ultima spiaggia oltre la quale la politica non c'è più. Se Alfio Marchini va in congelatore per il veto di Fratelli d'Italia, il pranzo di Arcore avrebbe partorito una exit strategy. E a comandare sarebbe sempre la "società civile". Secondo quanto risulta ad affaritaliani.it sulla tavola di Arcore, nel corso della riunione Tra Berlusconi, Salvini e la Meloni sarebbe comparso il dossier Irene Pivetti. E' lei l'ultima chanche del centrodestra di mettere in pista a Roma un candidato "proprio" e non cedere al diktat di Alfio Marchini.
E "l'ipotesi Irene" è rimbalzata da Arcore nel pomeriggio di lunedì direttamente in una riunione tenita in una saletta della Camera dove di tracciava il "profilo elettorale" dell'ex presidente della Camera.
Ormai lontana dalla Lega della prima; esiliata dalla Padania per l'abiura sul secessionismo, la Pivetti dal lontano 1994, quando sedeva come più giovane presidente della storia d'Italia sullo scranno più alto di Montecitorio, ha rivoluzionato la sua vita. Giornalista, conduttrice di programmi televisivi, persino ospite di Ballando con le stelle, è stata lontano dalla politica attiva e impegnata in progetto di internazionalizzazione dell'economia, grazie a un network di contatti che l'ha portata ad aprire un ponte con la Cina quando l'Oriente in Italia era ancora un miraggio.
E poi la Pivetti ha anche fatto un piccolo rodaggio amministrativo con l'assessorato alla Cultura di Berceto e poi a Reggio Calabria. Chi ha fatto il suo nome, ha evidenziato la "rottura" che potrebbe portare la candidatura di una donna, la sua vision internazionale, in aggiunta alla rete imprenditoriale e universitaria, nonché la sua vicinanza con quel pezzo di mondo cattolico che guarda già ad Alfio Marchini ma che non avrebbe difficoltà a posare gli occhi su una candidatura rosa. Per lei che ha già in tasca un record, l'ipotesi di salire al Campidoglio le aprirebbe la strada a quello di prima donna sindaco di Roma. Lei lo sa e alla riunione top secret avrebbe già manifestato la sua disponibilità. A meno che Fratelli d'Italia non riesca a comporre una squadra con Alfio Marchini sindaco e Fabio Rampelli vicesindaco. E' l'ultimo rumors che spiegherebbe l'alzata di scudi della seconda linea. E il silenzio della Meloni la dice lunga sulle intenzioni.

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