Roma
L'Anticorruzione denuncia lo scandalo della Metro C. Indagini archeologiche carenti e progetto aleatorio



"Il primo caso di anomalie relative al prolungamento dei tempi e all’incremento dei costi di realizzazione delle opere riguarda la linea C delle metropolitana di Roma, su cui l’Autorità ha aperto un’indagine, tuttora in corso".
E’ quanto riporta la relazione annuale dell’Anac, pubblicata sul sito dell’Autorità, dopo l’intervento del presidente Raffaele Cantone alla Camera. "Il costo totale dell’investimento – si legge nel dossier - è passato da 3.047 milioni di euro a 3.740 milioni di euro, mentre l’importo contrattuale a favore del CG da 2.365 a 2.900 milioni di euro. Del suddetto incremento, circa 316 milioni sono da ricondurre alle 45 varianti adottate in corso d’opera, di cui sette a parità di importo, cinque in diminuzione e 33 in aumento; la parte rimanente è da imputare, invece, a modifiche introdotte in sede di approvazione de i successivi livelli di progettazione".
Quanto alla tempistica relativa alla realizzazione dell’opera "a seguito dell’esame della documentazione fornita - si legge - l’Autorità ha proceduto ad una comunicazione delle risultanze istruttorie con la quale sono state evidenziate a Roma metropolitane e a Metro C una serie di criticità. In particolare, è emersa una carenza di indagini archeologiche preventive che ha determinato una notevole aleatorietà delle soluzioni progettuali da adottare nella fase di esecuzione e, ad appalto già in corso di esecuzione, rilevanti modifiche rispetto alle previsioni contrattuali, imputabili in parte anche al General Contractor in virtù delle previsioni del bando di gara e del capitolato speciale d’appalto".
"Sempre con riferimento al contenzioso - si legge nella relazione - l’Autorità non ha ritenuto condivisibile il riconoscimento a Metro C di specifici corrispettivi relativi alla funzione di CG, atteso che le attività per le quali è stata chiesta la compensazione erano già individuate negli atti di gara e, in particolare, nel capitolato speciale d’appalto, come di competenza del CG medesimo e remunerate quindi nell’ambito dei prezzi a base d’asta. Infine, - riporta il documento - è stata rilevata quale ulteriore criticità in relazione alla significativa modifica, nel corso dell’esecuzione, degli oneri assunti dal CG in sede di offerta, in termini di abbattimento della quota di prefinanziamento dell’opera (dal 20% al 2%), di modalità di erogazione dei corrispettivi afferenti la progettazione esecutiva e di tempistiche di realizzazione delle opere; tale ultima modifica ha ribaltato la priorità di costruzione, in modo meno favorevole al soddisfacimento delle esigenze di trasporto della città, rimandando la realizzazione della tratta più centrale. Le criticità riscontrate sono oggetto di approfondimento in sede di analisi delle controdeduzioni presentate dalle parti interessate a seguito dell’invio della comunicazione di risultanze istruttorie".