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Roma
L'avvocato partorisce, il giudice nega il rinvio di un'udienza di separazione

L'avvocato sta per partorire? La motivazione non è sufficiente al giudice per rinviare l'udienza e così emette un provvedimento interlocutorio, riservando ogni valutazione all'acquisizione “delle determinazioni della controparte, attesa la natura del procedimento e degli interessi sottesi”.

Succede al Tribunale di Roma, sezione Prima, nell'ambito di un procedimento di separazione. L'avvocato è al lavoro col pancione e nel momento in cui il giudice dispone il rinvio dell'udienza al 16 aprile, fa presente che dai calcoli del ginecologo, dovrebbe diventare mamma il giorno successivo all'udienza fissata, quindi il giorno 17 aprile. E che fa il giudice? Invece di rinviare il processo per “legittimo impedimento”, aggira l'ostacolo ed emette un provvedimento bizzarro in cui si riserva di valutare gli interessi legati al procedimento.

Insorge l'Ordine degli avvocati di Roma con una delibera votata lo scorso 14 marzo, con la quale sfida apertamente il Tribunale. Scrive il presidente Antonino Galletti: “Nella fattispecie, peraltro, l'udienza era stata fissata a seguito di un rinvio d'ufficio di quella già fissata al 31 ottobre 2018 con buona pace della "natura del procedimento e degli interessi sottesi" che evidentemente sono cedevoli rispetto alle esigenze organizzative del Tribunale, ma non di fronte ai sacrosanti diritti della difesa, della collega e del nascituro e, oltretutto, non è comprensibile il rilievo delle "determinazioni della controparte" (dunque, non del difensore della controparte, ma proprio della controparte…) rispetto al fatto oggettivo della gravidanza quale legittimo impedimento” E aggiunge: “qualora la situazione non dovesse mutare, ritiene doveroso denunciare la situazione a tutti i capi degli uffici giudiziari romani, al Consiglio Giudiziario, al Procuratore Generale presso la Suprema Corte e alla competente Sezione del Consiglio Superiore della Magistratura; chiede sin da ora a tutti i Consiglieri di rendersi disponibili per la sostituzione della collega all'udienza del 16 aprile 2019 e si riserva di disporre la convocazione di un consiglio straordinario in adunanza pubblica presso la sala avvocati del Tribunale civile di Roma alle ore 9,30 del 16 aprile 2019 in coincidenza con la celebrazione dell'udienza, ponendo all'ordine del giorno "1. tutela e valorizzazione del ruolo dell'avvocato madre, 2. varie ed eventuali".

Insomma, è sfida aperta.

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