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Roma
L'M5S De Vito in carcere da 90 giorni. L'accusa della sorella: “Una tortura”

Tangenti sullo Stadio della Roma, arrestato nel blitz del marzo scorso, oggi “festeggia” 90 giorni di carcerazione preventiva. E la sorella, la consigliera regionale Francesca De Vito sfida la Procura di Roma: “Di tanti corrotti, stupratori, assassini, mandati agli arresti domiciliari, o lasciati sui loro scranni, solo a lui è stato riservato un trattamento speciale”. E conclude: “E' una tortura”.

Il post che ricorda come l'ex presidente del Consiglio Comunale di Roma, subito “scaricato” da Luigi Di Maio, sia arrivato al 90esimo giorni di detenzione, è appaprso di primo mattino sulla bacheca di Francesca De Vito.

Ecco il testo integrale pubblicato: “Oggi sono 90 giorni....... In Italia è consentita la carcerazione preventiva durante le indagini in tre casi:

– pericolo di fuga e conseguente sottrazione al processo ed alla eventuale pena– pericolo di reiterazione del reato– pericolo di turbamento delle indagini.

Differentemente si chiama tortura. Di tanti corrotti, stupratori, assassini, mandati agli arresti domiciliari, o lasciati sui loro scranni, solo a lui è stato riservato un trattamento "speciale". Questo non può essere un caso personale ma una "vicenda giudiziaria".

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