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Roma
L'orgasmo femminile non ha più segreti: ora si misura con l'orgasmometro

Si può misurare l’orgasmo femminile? A quanto pare ora la risposta è sì. E’ la realizzazione di quanto immaginato da Woody Allen nel celebre film Il dormiglione ed è un test che si basa su solide fondamenta scientifiche. Insomma, non una bufala da social network.

A mettere a punto questo strumento che farà tremare intere generazioni di uomini è stato un team di ricercatori italiani, che hanno presentato i risultati di questo lavoro in occasione del XII Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) di Roma. Lo riferiscde il portale prevenzione-salute.it in un articolo di Raffaele Nespoli.

Il test, che non ha eguali nel mondo, servirà a ciascuna donna per interrogarsi sulla propria vita sessuale, mettendo nero su bianco ciò che non va o quello che potrebbe essere migliorato.
“L’orgasmometro femminile – spiega Emmanuele A. Jannini, presidente SIAMS e coordinatore del gruppo di ricerca che ha realizzato l’orgasmometro – è molto semplice, si tratta di una scala da uno a dieci che va da nessun tipo di piacere al massimo stato di godimento immaginabile. Sulla falsariga del test per la valutazione del dolore, consente alla donna di fermarsi a riflettere sul suo orgasmo e di indicarne l’intensità su una scala graduata: abbiamo convalidato lo strumento su oltre 500 donne con e senza disturbi sessuali e verificato che un punteggio inferiore a cinque si correla con un minor godimento e con una maggior probabilità di disagi sessuali. L’indicazione sulla scala è naturalmente una valutazione soggettiva da parte della donna, ma i nostri dati mostrano che c’è un legame evidente con eventuali problemi di natura sessuale”.

Il grado di lubrificazione, per esempio, correla con il risultato all’orgasmometro: maggiore è la sensazione che si prova, migliore è la percezione dell’orgasmo. I ricercatori hanno studiato l’orgasmometro anche in relazione alla tipologia di orgasmo, vaginale o clitorideo, su oltre 400 donne senza problemi sessuali. “Abbiamo verificato – spiega Jannini – che il piacere è più intenso in coloro che provano l’orgasmo con la penetrazione vaginale rispetto alle donne che lo provano soltanto con la stimolazione clitoridea o con entrambe le modalità. Inoltre, abbiamo anche osservato che minore è la tendenza a masturbarsi, per esempio meno di una volta a settimana, maggiore è la percezione del piacere nelle donne che provano l’orgasmo vaginale. la spiegazione è nella minor conoscenza del proprio corpo e del proprio piacere da parte di queste donne rispetto a coloro che provano anche orgasmi clitoridei, si può supporre in altri termini che le donne con orgasmi vaginali tendano a sovrastimare il loro godimento”.

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