La birra come la benzina: calano le accise. Sconto solo per i microbirrifici

La birra? E' un po' come la benzina: il “prezzo al boccale” si sta abbassando. E questo perché tra qualche ora apparirà in Gazzetta Ufficiale, il decreto del Mef che stabilisce una riduzione delle accise per i “barili” in vendita nell'anno in corso.

Ma attenzione: chi stavolta beneficerà della riduzione della pressione fiscale non sono le multinazionali della “bionda” ma i piccoli produttori indipendenti.

I nuovo scaglioni delle accise

Il decreto attuativo è stato firmato lo scorso 21 marzo e prevede che l'agevolazione sia riservata solo ai produttori indipendenti con tre aliquote legate alla quantità di birra prodotta: nel caso in cui la produzione sia superiore a 10.000 ettolitri e fino a 30.000 ettolitri, si applica l’aliquota di accisa del 30 per cento, Invece, nel caso in cui la fabbrica produca oltre 30.000 ettolitri e fino a 60.000 ettolitri, si applica l’aliquota ridotta del 20 per cento.

Un risparmio per chi produce ma soprattutto per i consumatori, basti pensare che il Lazio, insieme a Lombardia e Piemonte è tra le regioni d'Italia a più alto consumo pro capite soprattutto di birre di marca e la riduzione della pressione fiscale di fatto apre un mercato nuovo per i piccoli birrifici artigianali che sempre tra Roma e il Lazio sono oltre 150 aziende di piccole e micro dimensioni.

SCARICA E LEGGI IL DECRETO DEL MEF SULLA RIDUZIONE DELLE ACCISE