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Roma
La Diocesi di Roma scavalca a sinistra il Pd: parte la missione periferie

Rispondendo all'appello costante del suo vescovo, Papa Francesco, la Diocesi di Roma accende un faro sulle "periferie", così care al Pontefice argentino e rilancia esperienze virtuose come le reti di mutualismo e i poli civici cittadini, un capitolo corposo di quella realtà che nella capitale resta molto viva: l'impegno e la mobilitazione della società civile che si traduce in una serie di iniziative nei diversi quartieri della Capitale.

E lo fa partendo da una indagine che sarà presentata lunedì 17 aprile alle 17:30, presso la "sala Poletti" del Vicariato. Una iniziativa promossa dall'Ufficio della "Pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato" della Diocesi di Roma con a tema proprio le "Reti di mutualismo e poli civici a Roma".

Vivere in periferia: le esperienze

L'incontro sarà introdotto dal saluto del vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, monsignor Riccardo Lamba e da un intervento dell'incaricato dell'ufficio pastorale Sociale, del Lavoro e della Custodia dl Creato, monsignor Francesco Pesce. Parleranno, quindi, i curatori della ricerca Carlo Cellamare, dell'Università Sapienza di Roma; gli economisti Monica Di Sisto e Riccardo Troisi, dell'associazione Fairwatch e Stefania Mancini della Fondazione Charlemagne."Una Chiesa in uscita è chiamata a vivere la pazienza dell`ascolto e la fiducia dell`incontro. Le esperienze che intercettano la vita, soprattutto la dove è più difficile scoprirle, sono quei 'segni dei tempi' che richiedono una presenza che sia testimonianza e che alimenti la speranza. - ha spiegato monsignor Pesce - Per questo motivo riteniamo doveroso aprirci al dialogo con tutti coloro che hanno a cuore il bene comune. L'invito di Papa Francesco ad avviare processi con costanza, pazienza e coraggio prende forma proprio attraverso queste connessioni e matura in esse la profonda e consapevole convinzione che non 'potremo salvarci da soli'"

Percorsi di dialogo per aprire alla trasformazione

L'obiettivo di questa indagine, spiegano dall'Ufficio della Pastorale sociale del Vicariato, "è quello di proporre percorsi di sviluppo locale integrale che rendano protagonisti della trasformazione socio-economica, le reti di mutualismo territoriale e le economie trasformative e solidali presenti sul territorio. Una ricerca che dopo un dettagliato lavoro di mappatura di gran parte del tessuto sociale romano ha tracciato proposte possibili per la creazione di 'poli civici orientati allo sviluppo urbano integrale'".Partendo da questa proposta che fa riferimento anche a diverse esperienze italiane e internazionali come le "case di quartiere" o le "neighbourhood houses", "case di vicinato" fino agli "ateneos cooperativos" ai "Les tiers-lieux". In questo senso sono stati analizzati qualitativamente ventuno contesti territoriali romani dove si stanno sperimentato con intensità diverse, percorsi generativi che praticano un nuovo modello di welfare di comunità e la cura dei beni comuni.Una ricerca, quella che verrà presentata lunedì, che è frutto di una intensa collaborazione tra realtà come il LabSU (Laboratorio di Studi Urbani "Territori dell'abitare"), DICEA(Università di Roma La Sapienza) e Fairwatch ed è a disposizione tramite un libro ebook edito da Comune-info. 

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