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Roma
"Pensavamo ad un attentato". La paura tra gli studenti di Roma Tre

Alcuni studenti hanno assistito agli attimi appena successivi al suicidio del ragazzo. Uno di loro racconta: "Sono uscito dalla sede secondaria, ho preso la macchina con una mia amica per andare in quella principale. Avevo la musica accesa e non ho sentito spari. Quando sono arrivato all'entrata della prima sede, nel cortile con la sbarra, ho visto il corpo di un ragazzo riverso a terra con una chiazza di sangue attorno alla testa. Sono rimasto in macchina ma era a tre metri da me. Ho visto che era già morto. C'erano poche persone, quattro o cinque al massimo. La polizia e l'ambulanza non erano ancora arrivate. Ho chiesto al guardiano cosa fosse successo e mi ha risposto 'si è sparato'. Vedevo le mani ed il volto ma non la pistola. Ho avuto paura che gli avessero sparato e me ne sono andato".

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