La poltrona di Gentiloni in Europa, Psi a Zingaretti: “Vogliamo le primarie”
Collegio Lazio 1: Gentiloni lascia il seggio vacante, si torna a votare in centro. I socialisti avvisano il Pd: “Centrosinistra unito e primarie di coalizione”
Paolo Gentiloni Commissario europeo, il suo seggio alla Camera resta vacante e costringe a nuove elezioni i cittadini del centro. Il Partito Socialista Italiano avvisa l'alleato Pd: “Vogliamo le primarie, Zingaretti dimostri spirito di coalizione”.
Con la nomina di Paolo Gentiloni a Commissario europeo per gli affari economici e monetari avvenuto lo scordo 10 settembre, il suo seggio alla Camera resterà vacante. Alle elezioni del 4 marzo 2018, l’ex presidente del Consiglio ha infatti vinto il Collegio uninominale Lazio 1-01, quello di Roma centro. Dal 1 novembre, giorno in cui Gentiloni assumerà ufficialmente la carica, la sua poltrona diventerà vacante costringendo così gli abitanti gli abitanti di Monti, Trevi, Testaccio, Trastevere e Prati dovranno tornare a votare. Le elezioni dovranno essere indette entro novanta giorni dal momento in cui la giunta per le elezioni attesti la vacanza del seggio.
Il Collegio del centro è sempre stato considerato una vera e propria roccaforte del centrosinistra nella Capitale e per questo motivo il Partita Socialista Italiano lancia un chiaro messaggio all'alleato Pd: primari di coalizione.
“Si apra subito il dialogo e il dibattito rispetto alle candidature per la prossima elezione suppletiva al collegio uninominale Lazio 1 per la Camera dei Deputati. L’elezione investe quartieri importanti della città dove occorre contrastare insieme l’avanzata del centrodestra riunito nella manifestazione di sabato a San Giovanni. Per vincere abbiamo bisogno di un candidato legato al territorio e che arrivi al momento del voto con il sostegno più ampio possibile e questa condizione la si può ottenere solo attraverso le primarie di coalizione”, dice il segretario del Partito Socialista di Roma, Andrea Silvestrini.
“Zingaretti deve dimostrare, non solo a noi Socialisti ma a tutto il campo del centrosinistra – conclude Silvestrini – che lo spirito di coalizione, tanto evocato al momento della sua elezione a segretario dem, si costruisce nella pratica quotidiana a partire dalle sfide elettorali dei prossimi mesi.”
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