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Roma
Lo Stato Maggiore racconta i corazzieri. LE IMMAGINI ESCLUSIVE

L'ultimo omaggio per i 70 anni della Repubblica arriva a sorpresa da ID, la rivista dello Stato Maggiore della Difesa, di cui si è già aperta la caccia per il numero esclusivo con il reportage fotografico dedicato al corpo dei Corazzieri, firmato dal fotografo della Marina, Antonio Morlupi. I Carabinieri Corazzieri, sono gli angeli custodi della Repubblica e del Presidente e con l’elmo, con la lunga coda, la corazza argentea e la sciabola incarnano la fermezza della Repubblica che guarda al futuro.
Si legge nella rivista: "Questo esclusivo reportage fotografico – pubblicato in occasione della Festa della Repubblica da ID, la rivista dello Stato Maggiore della Difesa - porta alla scoperta di un mondo di tradizioni nobili e auliche (le primissime origini risalgono al XV secolo), tecnologia, spirito di corpo e orgoglio, un mondo di uomini che portano l’elmo con la lunga coda, la corazza argentea e la sciabola per incarnare la fermezza della Repubblica. Uomini eccezionali davanti e dietro le quinte, come dimostrano questi scatti realizzati – con benevola complicità - tra i Corazzieri, abitualmente usi a una discrezione spinta quasi fino alla ritrosia: il modo per mantenere intatto il fascino dei loro codici, dei loro luoghi e delle loro splendide e variopinte uniformi da cavaliere.

Il binomio Corazziere-cavallo (00) è chiamato a lunghi stazionamenti nel corso della Festa della Repubblica, durante le quali per i destrieri non mancano le “distrazioni”, come il passaggio delle Frecce Tricolori, la folla e la musica delle bande (anche se a quest’ultima vengono abituati con l’impianto di amplificazione del maneggio).
Le uniformi dei Corazzieri – pur con alcune lievi evoluzioni - si rifanno al regolamento del 1876, e hanno in comune i pantaloni in panno nero ‘diagonale’, la tunica (nera o bianca a seconda della stagione) con 26 bottoni, ornata da due alamari argentati sul collo e altrettanti sul polso, oltre che da un paio di spalline metalliche e infine gli stivali (o1-01bis-01-ter). L’uniforme è completata dai  tratti distintivi del Reggimento: l’elmo e la corazza.

L’elmo (2) è realizzato su misura in alpacca cromata con inserti di ottone dorato, pesa un chilo ed è ornato con lo stemma di un’aquila decorato con numerosi motivi. Gli elmi sono adornati con crini di cavallo neri, i quali avevano la funzione originaria di far scorrere i fendenti avversari.
Le corazze (3-4-5-6) sono antiche e decorate con bottoni chiamati ‘Margherita’ in onore della Regina d’Italia: sono oggetto di manutenzione certosina e custodite all’interno di bauli speciali. Il trombettiere è l’unico Corazziere che indossa una tunica di foggia diversa, non porta la corazza e i crini del suo l’elmo sono bianchi (07-08-08bis).

I preparativi per la cerimonia iniziano con la bardatura dei cavalli, per proseguire con una meticolosa vestizione dell’uniforme che ha il sapore di un rituale antico, prima dell’ingresso in scena dei Corazzieri (9).
I cavalli dei Corazzieri sono alti e maestosi, come gli Hunter irlandesi o i Maremmani, animali alti 1 metro e 90 al garrese, dotati di forza e docilità e soprattutto di resistenza: quella necessaria a portare in sella un uomo di grande taglia che pesa - con l’uniforme indossata - anche più di 130 chili. I quadrupedi del Reggimento vengono seguiti con molta cura da un team di veterinari e maniscalchi che quotidianamente contribuiscono al loro accadimento (10-11-12)."

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