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Roma
Mafia Capitale, Buzzi interrogato: “Non rinnego Carminati, qui per difendermi”

Buzzi interrogato a Rebibbia sulla maxi inchiesta di Mafia Capitale, prime dichiarazione su cooperative e Carminati.

 

E' andato in scena dal carcere di Tolmezzo, dove è attualmente sottoposto al 41bis, il primo interrogatorio di Salvatore Buzzi, in arresto dal 2 dicembre 2014 per associazione di stampo mafioso. Un'accusa che divide con l'ex Nar Massimo Carminati, nell'ambito della celebre inchiesta di “Mafia Capitale”. Queste le prime parole dal “ras” delle cooperative fuoriuscite dall'aula bunker di Rebibbia: "Io sono qui per difendermi. In passato ho reso cinque interrogatori alla Procura ma non sono mai stato creduto. Da oggi vedremo di dimostrare che quello che dicevo era vero, cercando di contestualizzare gli eventi. Ormai la mia immagine è abusata -ha detto Buzzi- il danno è fatto”. In programma  sette udienze dedicate all’esame di Buzzi, che ha parlato della genesi e della struttura della Cooperativa 29Giugno, da lui presieduta, e delle altre coop a lui riconducibili: “Da 8 soci del 1987 siamo arrivati a 2200 persone tra 29Giugno e altre cooperative, tra dipendenti diretti e indiretti”, ha detto Buzzi ripercorrendo le tappe dello sviluppo delle sue cooperative. “Gli utili rimanevano tutti in cooperativa nella percentuale massima consentita -ha aggiunto- Eravamo il fiore all’occhiello della legacoop, la miglior cooperativa nel rapporto patrimonio fatturato, al di sotto della Toscana”.

Sul rapporto con Massimo Carminati Buzzi non fa invece passi indietro, rievocando la sua storia di detenuto dopo la condanna per omicidio volontario maturata negli anni Ottanta: "Non rinnego l'amicizia con Massimo Carminati ma lui nelle mie cooperative non contava assolutamente nulla. Lo vedrete dall'esame di decine e decine di intercettazioni ambientali. Dopo averlo conosciuto in carcere, l'ho incontrato di nuovo nel 2012. Ma la sua presenza nella coop incideva in modo del tutto relativo rispetto a un fatturato totale pari a 180 milioni di euro”.

 

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