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Roma

"E' stata accolta in toto la tesi della procura ma rimaniamo perplessi davanti alla difficoltà di motivare una sentenza di condanna. Perché una volta in cui la procura riconosce, chiedendo l'assoluzione, che non vi è nessun asservimento della funzione, Ozzimo viene condannato per aver preso 20 mila euro in campagna elettorale regolarmente registrati, e perché ha chiesto a Buzzi di far lavorare una povera diavola, per altro licenziata 4 mesi dopo, a 300 euro al mese". Così l'avvocato Luca Petrucci, difensore di Daniele Ozzimo, l'ex assessore alla casa del Campidoglio condannato oggi a 2 anni e 2 mesi per corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio in uno dei filoni dell'inchiesta Mafia Capitale. La decisione è stata presa dal gup Alessandra Boffi che, così come sollecitato dalla procura, ha invece assolto Ozzimo dall'accusa corruzione per asservimento della funzione. "Credo che sia un monito per la politica italiana e credo che nessun politico ne possa uscire vivo", ha concluso l'avvocato Petrucci lasciando il palazzo di giustizia.

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