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Roma
Mafia Capitale, sfilano i big: Pecoraro, Morcone, Bettini e Poletti

Nell'aula bunker del carcere di Rebibbia, al processo per Mafia Capitale sono attesi i primi testimoni della difesa. Mercoledì 22 giugno, a sette mesi e mezzo dall'inizio del maxi processo, a deporre davanti la Decima Sezione del Tribunale di Roma saranno nomi eccellenti, chiamati in causa dalla difesa di Salvatore Buzzi, Alessandro Diddi per chiarire il ruolo del suo cliente. Il calendario prevede  un'udienza fiume: si parte con l'interrogatorio dell'ex assessore regionale Paola Varvazzo per proseguire con Giuseppe Pecoraro, prefetto di Roma fra il 2008 e il 2015 e con poteri speciali nel 2011 su rom e rifiuti, che l'ex re delle coop in un'intercettazione definisce “corrotto”. Poi sarà la volta dell'ex prefetto Mario Morcone, commissario di Roma nel 2008 dopo le dimissioni di Walter Veltroni e attualmente a capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione presso il Ministero dell’Interno. L'imputato e uomo chiave Luca Odevaine si vanta di averlo sponsorizzato, parlando sempre con Buzzi, in un'altra conversazione captata dai microfoni della Procura. A salire sul banco dei testimoni saranno poi il viceprefetto Clara Vaccaro, attuale sub Commissario di Francesco Paolo Tronca, e altri tre big: l'europarlamentare Goffredo Bettini, Giuliano Poletti, ministro per le politiche sociali, proveniente dalla galassia Legacoop, e Filippo Bubbico, viceministro dell'Interno sotto il ministro Angelino Alfano nel Governo Letta e riconfermato nel Governo Renzi.
Il giorno successivo, giovedì 23 giugno, saranno sentiti ancora due prefetti: l'ex prefetto e attuale capo della Polizia Franco Gabrielli e Rosetta Graziella Letizia Scotto Lavina, a capo nel 2012 della direzione centrale dei Servizi civili per l'immigrazione e l'asilo del Ministero dell'Interno.
Nel frattempo, anche la giornata di martedì si annuncia importante: finalmente salirà a deporre il super pentito Roberto Grilli, uno dei testimoni chiave di Mafia Capitale.
Il suo interrogatorio era stato fissato per lo scorso 14 giugno ma aveva dichiarato di non essere in grado di rispondere per le sue condizioni psicologiche e fisiche.
Skipper romano assoldato dal “Cecato”, Grilli viene fermato dalla guardia di finanza all’alba del 26 settembre del 2011, al largo delle coste di Alghero in Sardegna, con a bordo 500 chili di cocaina purissima nascosti nelle scafo della sua barca. Convinto di essere stato tradito, è lui la “gola profonda” da cui è partita la mastodontica indagine.

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