Mascherati e armati in una banca di Tivoli: nella fuga investono un agente

È stata una rapina da film di gangster quella che ha coinvolto una banca di Tivoli presa di mira da una banda criminale travestita con parrucche, cappelli e occhiali da sole. Cinque persone sono state fermate da Carabinieri e Polizia non prima di un rocambolesco inseguimento in cui uno degli agenti, investito dai rapinatori, è rimasto ferito.

Nella mattina del 7 novembre uno dei membri della banda è entrato in banca col volto coperto, raggiungendo un complice che si era mescolato agli utenti in fila allo sportello. Altri due li attendevano all'esterno dell'edificio, facendo da palo. Alcuni dipendenti della banca si sono però ribellati alle richieste dei rapinatori e sono riusciti per qualche istante a bloccarne uno che, armato di coltello e fascette per immobilizzare i clienti, stava per entrare in azione.

Senza più speranza di riuscire nell'impresa, la banda si è data alla fuga, inseguita dalla polizia che ha intimato l'alt venendo ignorata. Le macchine degli agenti hanno però bloccato la vettura: sentendosi braccato, uno dei rapinatori ha estratto la pistola per colpire la Polizia, ma è stato disarmato e arrestato insieme ai complici.
L'ultimo uomo della banda, che aveva il compito di monitorare le frequenze radio della polizia, è stato fermato sul Grande Raccordo Anulare all’altezza dell’uscita di Tor di Quinto.

Oltre alle due pistole che i rapinatori portavano con sé sono state sequestrate ulteriori armi che i delinquenti nascondevano nelle proprie abitazioni, insieme a numerosi cellulari e schede utilizzate per altri colpi sul territorio romano.

La banda era composta da soggetti tutti romani, dall’età compresa tra i 40 ed i 50 anni, con vari precedenti sia contro il patrimonio che in materia di stupefacenti. Alcuni di loro erano ultrà laziali e frequentavano la curva nord dello Stadio Olimpico. Ora dovranno rispondere a vario titolo dei reati di tentato omicidio, tentata rapina pluriaggravata in concorso, porto e detenzione di armi clandestine, lesioni e ricettazione.