Maternità, patto per la vita tra San Camillo e Save the Children
L'iniziativa “Fiocchi in ospedale” arriva pure al San Camillo di Roma
Nasce all'interno del S. Camillo un nuovo spazio a sostegno di mamme a bambini in difficoltà, Save the Children lancia il progetto “Fiocchi in ospedale”.
Un nuovo spazio dedicato a migliorare le condizioni di vita dei bambini, che si aggiunge a quelli già attivi al Gemelli ed al S. Giovanni. "In Italia il 10,4% delle famiglie vive in povertà relativa. Nel Lazio in particolare - spiega il comunicato - il dato sulla povertà relativa è passato dal 5,8% del 2014 al 6,9% del 2015. L'aumento di situazioni di indigenza si registra soprattutto nelle famiglie con figli, in particolare se piccoli. Il progetto "Fiocchi in Ospedale" si propone di migliorare le condizioni dei bambini fin dai primi giorni di vita attraverso il sostegno ai genitori grazie ad una collaborazione tra gli ospedali e il territorio e si rivolge con progetti specifici anche ai nuclei familiari più fragili ed indigenti”.
Tra i servizi offerti dallo spazio aperto presso l'ospedale San Camillo c'è anche uno sportello di consulenza, che svolgerà l' attività di mediazione culturale e linguistica nonché di supporto psicologico e sociale. Previsto poi anche un sostegno materiale come pannolini ed accessori per la cura del neonato, oltre alla possibilità di dimissioni protette e alla presa in carico sociale di coppie in difficoltà abitativa o in cerca di lavoro.
Il progetto, inoltre, interviene anche per prevenire casi di maltrattamento e abuso, per segnalare situazioni di disagio sociale, psicologico e socio-economico.
“ll progetto Fiocchi in Ospedale –afferma Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children - sostiene tutte quelle famiglie che versano in situazioni di vulnerabilità economica e sociale che altrimenti si troverebbero a dover sostenere nuovi bisogni senza nessun supporto".
I dati a sostengo del progetto mostrano un Lazio ormai multietnico, dove si registra un aumento delle nascite da coppie con almeno un genitore straniero. Tra il 1999 e il 2015, infatti, la percentuale di bambini nati da almeno un genitore straniero si è triplicata passando dal 7,2% al 21,8%. Il Lazio è sul podio anche per quello che riguarda l'età delle neo mamme con un 10,31% di mamme che superano i 40 anni. Una percentuale che sale ancora se si considerano solo le mamme di nazionalità italiana: nel 2015 l'11,3% delle donne che ha partorito aveva più di 40 anni.
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