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Roma
Medici guariti dal Covid sospesi fino al vaccino. La furia no vax sui social

di Francesca Barbato

I medici che hanno avuto il Covid 19 dovranno comunque vaccinarsi per tornare a lavoro: lo conferma la circolare inviata dal Ministero della Salute in merito al personale sanitario sospeso in quanto sprovvisto di vaccino. La legge sull'obbligo vaccinale per i sanitari risale infatti a prima del Green Pass, ma i no vax si appellano al termine dello stato d'emergenza (che finirà il 31 marzo).

Chi è guarito e ha il Green Pass dovrà ricevere una dose di vaccino, entro tre mesi dalla malattia, in quanto, come sottolineato dal Presidente dell'Ordine dei Medici Nazionale Anelli: "L'obbligo vaccinale per il personale sanitario c'è da più di un anno".

31 marzo termina lo stato d'emergenza

Un obbligo istituito per "contenere la pandemia e lo stato d'emergenza che sta per terminare", ribattono sui social i no vax. Draghi ha infatti annunciato mercoledì sera che lo stato d'emergenza non verrà nuovamente prorogato e che cesserà il 31 marzo. Dopo questa data, quindi, dovrebbero cessare (o in ogni caso rallentare) alcune misure emergenziali prese per contrastare la pandemia. I no vax spingono per far venire meno il Green Pass e l'obbligo vaccinale, ma nè il Premier nè il Sottosegretario alla Salute Costa hanno lasciato intendere aperture in questo senso.

Ordine dei Medici: "Obbligo vaccinale per i medici a prescindere dal Green Pass"

Filippo Anelli e Antonio Magi, rispettivamente Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e Presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, hanno specificato che la circolare si riferisce ai medici che erano stati già sospesi dalle relative Asl in quanto inadempienti a un obbligo in vigore dal 1 aprile 2021.

Come spiegato da entrambi, i medici alla quale si rivolge la circolare sono quelli che erano stati precedentemente sospesi in questi 10 mesi in quanto no vax poichè il vaccino rappresenta un requisito essenziale per l'esercizio della professione.

Coloro che si sono nel frattempo contagiati, pur avendo il Green Pass da guarigione, dovranno comunque ricevere il vaccino per tornare a lavoro. In questo caso, però, hanno tempo tre mesi per adempiere all'obbligo vaccinale. La somministrazione del vaccino risulterebbe, di fatto, una seconda dose per i medici no vax che sono guariti dal virus.

Lavoratori no vax sospesi: "Fateci tornare in servizio"

I no vax non ci stanno: "Perchè se guariti abbiamo il Green Pass e possiamo accedere a bar, ristoranti, palestre, ma non possiamo tornare a lavoro?". Sui social la circolare viene condivisa con disappunto. Un utente su Twitter, Maddalena, scrive: "C'è ancora qualcuno che pensa che le decisioni sulla pelle dei cittadini siano prese sulle evidenze scientifiche?". Sotto una pioggia di commenti, fra chi critica il tweet e chi, come Rosella lo condivide: "Sono dei pezzi di m...è un'assurdità". Un altro account chiosa: "Hanno licenziato medici con decenni di esperienza ma no vax per assumere giovani inesperti. Quando hanno nel cuore la salute del popolo".

Filippo Anelli: "Medici no vax non rispettosi del personale sanitario che ha seguito l'obbligo"

Il Presidente della FNOMCeO e il Presidente dell'OMCeO di Roma hanno sottolineato l'esistenza dell'obbligo vaccinale da quasi un anno, tempo sufficiente per permettere al personale sanitario di adempiere l'obbligo. Anelli ha detto: "I cittadini devono rispettare le leggi, poi si possono cambiare se non funzionano però nel frattempo devono rispettarle. Non mi sembra giusto nei confronti degli altri medici che hanno rispettato l'obbligo vaccinale. Tutti erano a conoscenza dell'obbligo vaccinale".

Dello stesso parere anche Antonio Magi: "I professionisti devono rispettare l'obbligo della vaccinazione a prescindere".

Ordine dei medici di Roma: "Noi come i vigili che controllano chi non applica le leggi"

Entrambi i presidenti spiegano che, come ordine, loro possono solo applicare e controllare la corretta applicazione delle norme. Facendo l'esempio dell'applicazione delle regole del codice stradale Anelli ha dichiarato: "Se uno vuole contestare perchè non gli piace il semaforo verde e vuole aiutare i daltonici mettendo il blu può farlo, ma nel frattempo deve rispettare il segnale verde".

Esempio simile preso in prestito anche da Magi: "Noi siamo come i vigili urbani: se qualcuno passa con il rosso deve ricevere una multa perchè non ha rispettato il codice della strada. Può capitare anche a me di restare imbottigliato nel traffico e all'incrocio trovarmi incastrato e aver oltrepassato il semaforo, ma la multa la prendo lo stesso".

Magi: "Su 47mila medici a Roma solo 4 solo sono sospesi pur avendo avuto il Covid"

I numeri dei medici no vax sospesi, a oggi, sono comunque molto bassi secondo l'Ordine dei Medici. Sia Anelli che Magi hanno rassicurato: "Si tratta di un numero molto piccolo, la circolare si riferisce a una fattispecie molto limitata". Magi ha parlato della percentuale presente a Roma: "Su 47mila medici solo 4 di loro sono stati sospesi ed hanno avuto ora il Covid. La stragrande maggioranza del personale sanitario si è comportata in maniera adeguata".

Medici  no vax "sottotraccia"

Eppure c'è un "sommerso" che popola le chat di Telegram dove molti operatori sanitari e medici sono fieramente convinti del "no" al vaccino e che esprimono perplessità su questo provvedimento: "Ennesima discriminazione". Un numero di interazioni e di scambi di "consigli" su come eludere la normativa e su come "difendere i loro diritti" che sembra maggiore rispetto ai 4 medici interessati dalla circolare, individuati dalle Asl di Roma. Questo numero di no vax, accompagnato da altre persone, alcune anche vaccinate, ma scettiche su alcune misure prese dal Governo, chiedono maggiori spiegazioni e delucidazioni. Sy Twitter sono frequenti storie di medici sospesi dal servizio in questi 10 mesi che ora, con i contagi in diminuzione e lo stato d'emergenza quasi alla fine, chiedono di essere riammessi in servizio.

Ordine dei Medici di Roma: "Chiederemo chiarimenti al Ministero"

Magi ha poi spiegato che come Ordine e come Federazione di Medici costantemente sono in contatto con il Ministero della salute per avere delucidazioni e chiedere chiarimenti sui medici no vax che non erano stati sospesi e che hanno il Green Pass da guarigione: "Chiederemo maggiore chiarezza interpretativa al Ministero. Chi era stato già sospeso e ha avuto il Covid si trova ora in una posizione differente di chi non era stato sollevato dall'incarico ed è guarito dalla malattia senza vaccino. Già domani, come Federazione, andremo al Ministero per chiedere ulteriori chiarimenti. Nel frattempo noi possiamo solo applicare la norma". L'ulteriore novità sarà vedere cosa e se cambierà qualcosa dopo il 31 marzo.

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