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Roma
Migranti, tensioni al centro accoglienza al Tiburtino: un eritreo accoltellato

Tensioni nella notte fuori dal centro accoglienza migranti di via del Frantoio. Un ex ospite della struttura lancia sassi contro i passanti e incomincia la rissa.

 

di Diana Maltagliati

 

Sono in corso le indagini dei Carabinieri per stabilire cosa sia veramente successo all'1 di notte davanti al centro della Croce Rossa Italiana al Tiburtino. Un uomo eritreo è stato portato d'urgenza al pronto soccorso dopo aver ricevuto una pugnalata alla schiena. Si tratterebbe dello stesso che ha iniziato i tafferugli davanti al centro migranti, lanciando pietre e urlando contro chi provava a fermarlo. La Croce Rossa assicura che la lite si è svolta interamente per strada e che il responsabile della tensione non è più un residente del centro, proprio a causa del suo carattere problematico. I dettagli della vicenda, comunque, saranno diffusi soltanto al termine delle indagini in corso.
Ciò che per ora si sa è che un centinaio di residenti della zona si sono riversati per strada in protesta contro gli scontri notturni. Casapound si è subito attivata per raggiungere il quartiere e dare man forte a chi non vorrebbe i migranti come vicini di casa.  “La bomba sociale che temevamo scoppiasse già due anni fa, sembra essere esplosa al Tiburtino Terzo" scrive su Facebook Mauro Antonini, responsabile del partito di estrema destra nel Lazio. "Pare che una donna sia stata rapita dagli immigrati clandestini, ospiti del centro gestito dalla Croce Rossa, in seguito ad un diverbio - prosegue il leader del movimento - È dovuta intervenire la celere per sedare gli animi ed evitare un assalto alla struttura”.
Un presunto rapimento di cui la Croce Rossa, che è responsabile della struttura, non parla affatto. I residenti del quartiere non sarebbero infatti stati coinvolti nella rissa.
A commentare i fatti, sebbene ancora poco chiari, interviene anche Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio. “I fatti della scorsa notte al Tiburtino III rappresentano il sintomo di una situazione che ha superato i livelli di sicurezza e che rischia ora di trasformarsi in un’emergenza sociale. Ricordiamo peraltro che la struttura in via del Frantoio confina con la scuola materna ed elementare Fabio Filzi. Chiediamo al sindaco, all’assessore alle Politiche sociali e al municipio la massima attenzione, di chiudere il centro d’accoglienza”. Nel comunicato stampa diffuso ai giornali, Ghera sottolinea che il centro della Croce Rossa che al momento ospita 100 migranti ne potrebbe contenere appena 60.

 

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