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Roma
Muratella, è emergenza. Animali a rischio: Zingaretti e Raggi non rispondono

Continua l'emergenza al canile di Muratella, dove centinaia di cani e gatti rischiano la vita per mancanza di personale.

 

Dall'inizio del 2018 nella struttura mancano i terapisti e il personale sanitario incaricato di somministrare medicine e terapie agli animali malati. I volontari hanno lanciato l'allarme giorni fa, ma sono rimasti inascoltati. E se da un lato i servizi subiscono un taglio, dall'altro aumenta, paradossalmente, il costo di gestione della struttura. Un fenomeno denunciato da Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento Animalista di Brambilla, che sottolinea: “La giunta Raggi ha aumentato il costo di gestione del canile senza una gara o un affidamento diretto aggiuntivo, e nel contempo vengono tagliati i servizi veterinari destinati a centinai di animali, mettendo così a repentaglio le loro vite”. Il leader animalista aggiunge: “il costo di gestione doveva essere di 1.478.363,10 euro al netto dell’IVA, ma dal 4 dicembre 2017 nell'elenco delle singole procedure del Comune di Roma l'importo risulta maggiorato e sale a 1.512.083,17 euro. Una differenza di 33.720,37 euro. Non riscontrabile in alcun documento di monitoraggio gare”. Conclude Sidoli: “pretendiamo trasparenza e rispetto dei diritti degli animali. Non si possono aumentare i costi e poi non garantire le cure di base”.

All'appello rispondono gli animalisti e le associazioni nazionali. Animalisti Italiani Onlus, Lav, Enpa, Oipa e Avcpp hanno chiesto l'intervento del governatore del Lazio Nicola Zingaretti e della sindaca di Roma Virginia Raggi, ma non hanno ancora ricevuto risposta.

“Personale sanitario e terapisti assenti e nessuna cura di base garantita. È l’emergenza con cui convivono i tanti animali ospitati nel canile comunale della Muratella, a Roma. Una situazione di criticità che molti abitanti del luogo hanno segnalato, spingendo le Associazioni animaliste a mobilitarsi per chiedere un intervento efficace alle autorità preposte", spiegano in una nota.

“Si tratta di un fatto vergognoso – affermano le sigle – per colpa dell’incuria dell’uomo si stanno mettendo a rischio le vite di centinaia di animali innocenti. Ci sembra assurdo che il canile della Muratella, di proprietà del Comune di Roma, venga abbandonato a se stesso senza il minimo scrupolo verso chi ha la sfortuna di esservi ospitato”.

Le Associazioni lamentano in particolare "l’assenza di personale sanitario, terapisti compresi. Non vengono garantite le cure di base e, addirittura, per gli interventi più seri, che non possono essere effettuati sul posto, non sono garantiti trasferimenti in strutture con assistenza h 24. Tutto questo – concludono – per delle realtà come Roma e il Lazio non è accettabile. Ecco perché chiediamo un immediato ed efficace intervento che metta fine a questa situazione incresciosa. Gli animali meritano rispetto. Sempre”.

 

E se da un lato i servizi subiscono un taglio, dall'altro aumenta, paradossalmente, il costo di gestione della struttura. Un fenomeno denunciato da Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento Animalista di Brambilla, che sottolinea: “La giunta Raggi ha aumentato il costo di gestione del canile senza una gara o un affidamento diretto aggiuntivo, e nel contempo vengono tagliati i servizi veterinari destinati a centinai di animali, mettendo così a repentaglio le loro vite”. Il leader animalista aggiunge: “il costo di gestione doveva essere di 1.478.363,10 euro al netto dell’IVA, ma dal 4 dicembre 2017 nell'elenco delle singole procedure del Comune di Roma l'importo risulta maggiorato e sale a 1.512.083,17 euro. Una differenza di 33.720,37 euro. Non riscontrabile in alcun documento di monitoraggio gare”. Conclude Sidoli: “pretendiamo trasparenza e rispetto dei diritti degli animali. Non si possono aumentare i costi e poi non garantire le cure di base”.

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