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Roma
Musicista, poi la conversione: liutaio. Quelli che i suoni li fanno a mano

di Valentina Renzopaoli

A Roma si contano sulle dita di una mano, un mestiere per pochi che unisce la tecnica meticolosa dell'artigiano alla creatività folle dell'artista: se le mani costruiscono pezzetto dopo pezzetto, sono la sensibilità e il gusto a guidare l'idea e il risultato finale.
Marco Marinotti è uno dei pochi, pochissimi, liutai rimasti. Nella sua bottega di via Giangiorgio Trissino disegna, progetta, costruisce, modifica, ripara, restaura chitarre elettriche. La sua passione da sempre: da quando, all'età di dodici anni ha imbracciato la sua prima Hondo e, da subito, ha iniziato a modificarla, tagliarla, personalizzarla. Perché ogni strumento deve essere unico e costruito su misura e gusto.
Nato e cresciuto nel quartiere di Talenti, Marco Marinotti, oggi papà 41enne, ad otto anni già suonava il sassofono. Una vocazione, quella per la musica, che lo ha accompagnato per tutta la vita: dall'hard rock al metal, passando per l'hardcore, i generi musicali in ambito rock li ha suonati e cantati tutti con le numerose band con cui ha collaborato per trent'anni. Sul palco insieme a lui e nelle sale di registrazione, tanti musicisti che oggi lavorano con nomi importanti, come Simone Sello, uno dei produttori e chitarristi di Vasco Rossi, o Beppe Basile, famoso batterista di Luca Barbarossa.
Due anni fa Marco decide di trasformare il suo amore per la chitarra elettrica e le sue capacità da artigiano d'altri tempi, in una professione: e proprio a Talenti apre il suo negozio “Marinotti Guitars”, diventato in pochissimo tempo un punto di riferimento, di incontro e confronto tra veri appassionati, collezionisti e amatori: “Sempre più spesso ricevevo richieste da parte di amici che avevano bisogno di modifiche o aggiustamenti sui loro strumenti. E allora ho capito che aprire una liuteria poteva esse un buona idea”.
Nel salottino della “Marinotti Guitars” transitano ogni giorno clienti di ogni tipo: “Dai bambini che devono cambiare le corde, ai 70enni in pensione che hanno finalmente il tempo di coltivare la loro passione, dal bluesman al metallaro convinto, ai musicisti professionisti con esigenze e necessità particolari”, spiega il liutaio.
Ma come nasce una chitarra? “Ci sono degli step ben precisi da rispettare e, soprattutto, si parte dal progetto: deve essere chiaro che tipo di chitarra si vuole ottenere e con quale tipo di suono”, spiega Marinotti. “Forma, legno, abbinamento dei materiali, tipo di costruzione, vernici e finitura: il suono, il timbro di una chitarra dipendono da tutti questi fattori. Facciamo un esempio: se per il corpo si utilizza il mogano, che è un legno poroso, la chitarra avrà un “vocione” e il timbro sarà più “scuro”; se invece si sceglie un acero, più duro e denso, si otterrà un suono più brillante e squillante”. Insomma, la ricetta è come quella di una pozione magica: se si sostituisce anche un piccolo ingrediente, si modifica l'effetto finale.
Per costruire interamente a mano una chitarra partendo dai materiali grezzi, ci vuole mediamente un mese, un mese e mezzo di tempo, a patto che non ci siano richieste particolari. “La chitarra più complessa e particolare che ho realizzato aveva il corpo in mogano, il manico e le tastiere in palissandro, un legno durissimo da scolpire come fosse marmo, meccaniche robot - tecnicamente si chiamano “Tronical tunes” - e per permettere di accordare la chitarra elettrica in vari modi, oltre ai magneti, ho montato un sistema piezolettrico capace di simulare la chitarra acustica, con tanto di uscita stereo. Un pezzo assolutamente unico e inesistente sul mercato”, racconta Marco Marinotti.
Dal quartiere di Talenti le sue chitarre sono arrivate anche oltre oceano: è firmata Marinotti quella con cui il musicista di Chicago Mike Sullivan, fondatore e chitarrista dei Russian Circles, sta registrando il nuovo album. “Sono un suo grande fan” spiega il musicista-liutaio. “Mi sono documentato sul tipo di chitarra con cui Sullivan aveva registrato il penultimo disco ed ho aspettato che venisse a Roma per un concerto, poi mi sono procurato un appuntamento e mi sono presentato con una chitarra costruita su misura per lui; Mike l'ha provata sul palco ed è stato entusiasta. Era il suo compleanno e quello è stato il mio regalo”.
Ma qual è il prezzo di una chitarra fatta a mano? “Ovviamente dipende dalla richiesta: si parte da 1.500 euro fino all'infinito”.

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