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Roma
Non rubateci i sogni. Come trasformarli in realtà e annientare gli incubi

“Chi rinuncia ai sogni è destinato a morire” cantava Jim Morrison. E Nelson Mandela diceva: “Il vincitore è un sognatore che non si è mai arreso”. Eppure sognare sembra essere diventato un lusso, in tanti si rassegnano e rinunciano.

Martedì 25 settembre si celebra la Giornata mondiale dei sogni, uno stimolo a non perdere mai la speranza di soddisfare le proprie ambizioni, dedicata ai sognatori ma soprattutto a chi non riesce a credere nelle proprie possibilità.

Quindi, perché non cercare un lavoro più stimolante? Perché non prenotare un viaggio alla scoperta di civiltà dimenticate? Una vita più soddisfacente non è una mera fantasia e sognare ad occhi aperti è solo il primo passo per concretizzare le più profonde aspirazioni.

La giornata mondiale del sogno non è dedicata solo ai sognatori in senso stretto, ma anche a tutti coloro che hanno il famoso “sogno nel cassetto”.

Ecco allora, i consigli per tirare fuori i sogni dal cassetti e farli diventare realtà.

Eleonora Iacobelli, psicologa e vicepresidente Eurodap-Associazione Europea per il Disturbo di Attacchi di Panico e responsabile trainer del centro Bioequilibrium spiega: “Innanzitutto ci vuole chiarezza: senza essere sicuri di ciò che si vuole si rischia di rincorrere i sogni altrui. Ripensate ai vostri obbiettivi e scriveteli”.

“Poi serve tenacia - aggiunge l’esperta - L’unico modo per raggiungere l’obiettivo è non arrendersi mai. Può sembrare banale, ma la resistenza alla frustrazione è la dote più importante per permettere ai nostri sogni di realizzarsi. E ancora creatività, perché è necessario essere creativi nel trovare vie alternative al fine di ottenere ciò che vogliamo, e gratificazione. È indispensabile gratificarci con un piccolo premio ogni volta che riusciamo a fare un passo in più nel raggiungimento del nostro obiettivo”.
Ma come dormire sonni tranquilli quando ai sogni si sostituiscono gli incubi? “Il materiale onirico cambia a seconda della fase della vita in cui ci si trova e del genere di appartenenza ma, soprattutto, è il nostro stato d’animo ad incidere profondamente sulla qualità dei nostri sogni: quindi, stati d’ansia o paura possono generare veri e propri incubi”, osserva Iacobelli.

I consigli

Addormentatevi utilizzando la respirazione diaframmatica (addominale): recenti ricerche hanno dimostrato come diversi neuroni alla base del tronco encefalico siano sensibili alla respirazione. Una corretta respirazione può, quindi, essere utilizza da “calmante naturale”.

Evitare d’intraprendere attività che richieda un notevole sforzo cognitivo e/o fisico prima di andare a letto. Provate a rilassarvi cercando di svuotare la mente. Cercate di addormentarvi in un ambiente nettamente distinto da quello in cui si svolge il resto della vostra vita in casa. Per conciliare il sonno una buona tecnica è quella di mettersi supini e di contare da 100 indietro accompagnandovi con la respirazione. In alternativa riportate alla mente un evento positivo della vostra vita e ripercorretelo mentre respirate lentamente e profondamente.

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