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Roma
Olimpiadi 2024, il Consiglio vota "no". Ora il ritiro della candidatura

Olimpiadi, vince il "no". L'assemblea capitolina ha votato a maggioranza la mozione che impegna il sindaco Raggi e la giunta a compiere gli atti necessari a ritirare la candidatura della capitale ai Giochi del 2024.

Trenta i voti favorevoli (la maggioranza capitolina è di 29 consiglieri), 12 quelli contrari, zero gli astenuti. Ad annunciare il voto contrario tra gli altri Pd, Lista Marchini, Fdi, Lista civica 'Roma Torna Roma', mentre il capogruppo di Sinistra per Roma Stefano Fassina, che ha presentato un'altra mozione analoga per il ritiro della candidatura a Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024, aveva annunciato il voto favorevole alla mozione pentastellata. Il sindaco Virginia Raggi era tornata in Aula prima del voto.

Si arrende la politica, subisce la città ma non Diana Bianchedi che, sfidando il Movimento Cinque stelle, piomba come un tornano in Campidoglio e improvvisa una conferenza stampa per illustrare il dossier Olimpico che nessuno sembra aver letto.


"Oggi pensavo di poter parlare davanti al consiglio comunale per dare le informazioni corrette per questa candidatura perché ne abbiamo lette di tutti i colori". Così il coordinatore generale del Comitato Roma 2024 Diana Bianchedi, parlando nella sala stampa dell'Aula Giulio Cesare. "In aula avrei voluto far conoscere il dossier a persone che non lo hanno letto. Oggi a loro viene chiesto di votare un dossier di candidatura che oggettivamente non hanno letto. Né nella conferenza stampa del sindaco, né durante l'audizione al senato si è fatto alcun cenno a dossier di candidatura", ha aggiunto. "Per una questione di rispetto oggi avrei chiesto loro di leggerlo", ha detto ancora.

FRATELLLI D'ITALIA SHOW.
“Chi ruba va in galera, chi ha paura a casa", "Prima Grillini, adesso coniglietti". Questi gli striscioni esposti dal consigliere comunale Fabrizio Ghera (Fdi), nel corso della seduta di assemblea capitolina dedicata alle olimpiadi. Durante la protesta, il consigliere teneva in mano una carota. La seduta è stata quindi sospesa.

LO SFOGO DI MONTEZEMOLO.
"Dovremmo essere tutti un po' più precisi. Io ho accettato di guidare, a titolo gratuito, il Comitato per provare a convincere i 98 membri del Cio a votare per Roma. Insieme al Coni, a Giovanni Malagò, a Diana Bianchedi e a un magnifico gruppo di ragazzi, abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Ma ora, se Roma si arrende trasmette al mondo l'immagine di una città' che non accetta di migliorare se stessa e che non crede al proprio futuro. Se ci fermiamo, tra un anno esatto, a Lima, tanto per iniziare, daranno a un altro Paese il miliardo e 700 milioni a fondo perduto destinati agli impianti sportivi, molti dei quali in periferia. E poi la rinuncia penalizzerebbe non solo Roma, ma anche Cagliari e la Sardegna, dove sono previste le regate, e le altre 10 città' italiane che ospiterebbero le partite di calcio.

IL PARTITO DEL MATTONE.
Le insinuazioni sul 'partito del mattone'? Il Campidoglio dice no alla straordinaria opportunità di dimostrare che con loro al timone e' possibile realizzare un evento nella massima trasparenza e legalità'. Tutto sarebbe stato infatti nelle loro mani. Sarebbe toccato a loro insediare il Comitato organizzatore, vigilare sugli appalti, sulle ruberie e sul cemento con tutti gli strumenti previsti, a partire dall'autorità anticorruzione di Cantone. Il malaffare si combatte, i ladri si arrestano, gli appalti si controllano. Non si puo' mica solo dire no per evitare di assumersi le responsabilità. Senza contare che i 5 Stelle avrebbero potuto lasciare un segno importante, lanciando un grande progetto di riqualificazione urbanistica cosi' come avvenne con i Giochi a Roma nel '60 e a Torino con i Giochi invernali del 2006".I nemici di Roma 2024 citano il 'dossier incompleto' e le 'cattedrali nel deserto': "Il dossier e' stato giudicato eccellente ma, l'abbiamo detto, non e' il Vangelo ed e' dunque modificabile. Se tutto si ferma, lo stadio Flaminio, ad esempio, rimane avvolto da sterpaglie a meno che il Comune non tiri fuori i soldi per riqualificarlo. E poi come si fa a parlare di 'cattedrali nel deserto' se il regolamento Cio, in vigore dal 2024, proprio per evitare sprechi invita a tirare su impianti provvisori?". Montezemolo ha anche ricordato che "il budget e' a saldo zero e non prevede un solo euro a carico dei romani, per infrastrutture, riqualificazione di periferie e opere che in ogni caso andranno fatte perché servono alla città anche in vista del prossimo Giubileo del 2025. Se spero ancora? Mi sembra difficile che si possa cambiare una decisione politica gia' presa. Lo ha chiarito bene anche Renzi. Pero' spero ancora che sulla logica di partito prevalga la voglia di cogliere una opportunità. Per Roma. Per l'Italia intera".

LEGGI IL DOSSIER SU www.roma2024.org

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