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Roma
Ostia, Spada “mafiosi”: omicidi, torture e droga. Viaggio nel regno del clan

Omicidi, usura, droga, minacce di morte e tortura: ecco il regno degli Spada di Nuova Ostia.

 

Dopo la cattura di 32 membri della famiglia del litorale romano, accusati di associazione mafiosa, emergono i dettagli di più di due mesi di intercettazioni e appostamenti.

Carmine e Roberto Spada sono considerati i mandanti del duplice omicidio di Giovanni Galleoni detto Baficchio ed Francesco Antonini detto Sorcanera avvenuto il novembre 2011 ad Ostia Lido. Dopo quelle uccisioni, il clan è diventato il numero uno del litorale. Un'ascesa sanguinosa e giostrata grazie agli arresti degli altri clan che gestivano i giri di droga e di usura di Ostia.

Dopo il delitto del 2011, secondo le indagini, Carmine e Roberto Spada avrebbero assicurato la fuga di Amna Saber Abdelgawad Nader all’estero. Fu Ottavio Spada a far partire i colpi di pistola nei confronti di Antonini, mentre Amna Saber Abdelgawad Nader si occupava di Galleoni.

Ruben Nelson Alvez del Puerto, il guardaspalle di Roberto Spada, attualmente in carcere per l'aggressione alla troupe di Nemo-Nessuno Escluso faceva da “palo” e autista, pronto alla fuga dopo la sparatoria.
Le indagini hanno portato alla luce una collaborazione tra il clan Spada e quello dei Fasciani. I primi hanno inviato cifre simboliche al detenuto Carmine Fasciani, tramite il genero Mirko Mazziotti, marito della figlia di Carmine. E i Fasciani avrebbero coperto gli Spada con l'omertà, tacendo i ripetuti casi di minacce e scontri mafiosi.

 

Secondo quanto emerso dalle intercettazioni, gli Spada garantivano protezione ad alcuni commercianti di Ostia. Emblematico il caso del titolare di un negozio che alle richieste provenienti dai “napoletani” risponde di essere libero di rifiutare perché ci sono gli Spada a garantirne la sicurezza: “... sicuro al 100%... se abbasso mo la testa me tolgono tutto... invece una cugina non lo farebbe mai... meglio stare con Spada... - ha detto senza sapere di essere intercettato - Purtroppo questo a me mi hanno chiesto e l'ho dovuto fa! Se vuoi stare qua sennò ogni notte è buona per la tanica!".

E le minacce, come quelle della “tanica”, appunto, erano all'ordine del giorno. Ottavio Spada in un'intercettazione ammette di “campare di questo”, ossia di usura. E un altro membro del clan a far questo di mestiere è Fabrizio Rutilo, intercettato mentre minaccia una vittima: “Ti dovrei spacca' solo la faccia... tu domani vieni e mi parli in faccia... perché io ti vengo a cercare... prendo tua madre e tuo padre... hai preso la persona sbagliata... io te sto a da' un consiglio... ti faccio cercare da tutta Ostia... sai che vuol di'? Ti spezzo tutte le costole... io pijo le tenaglie e ti strappo i denti...".

 

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