Roma

Pace fatta nella faida dei Giorlandino, i “re” dei laboratori d'analisi

Era accusato di stalking, la sorella Mariastella, titolare dei laboratori Artemisia, ha ritirato la querela

Accordo fatto nella famiglia Giorlandino.

 

Si e' conclusa con un'assoluzione in tribunale la vicenda giudiziaria che aveva portato sul banco degli imputati Claudio Giorlandino, il 're delle amniocentesi' nonché titolare del laboratorio Ars Medica, accusato dalla Procura di Roma del reato di stalking per aver compiuto una serie di atti di persecutori ai danni della sorella Mariastella, l'imprenditrice cui sono riconducibili i laboratori di analisi Artemisia, e del cognato Carlo Di Martino.

I giudici della seconda sezione penale, che hanno aggiornato il dibattimento al prossimo gennaio in relazione ad altri capi di imputazione (tra cui un episodio di corruzione), hanno preso atto dell'accordo tra le parti, raggiunto a seguito della remissione di querela presentata dai coniugi Di Martino, e hanno disposto l'assoluzione del ginecologo e dell'avvocato Antonio Mercuri (difeso da Cesare Placanica), dipendente della Regione Lazio distaccato al Comune di Roma, sospettato all'epoca di essere una sorta di ispiratore dell'attività di molestia ai danni di Mariastella Giorlandino.

Accuse cadute anche nei confronti di un brigadiere dei carabinieri e di due agenti della polizia penitenziaria. Secondo quanto accertato dalla Procura, Giorlandino e gli altri si sarebbero prestati a una serie di condotte reiterate nel tempo, sotto forma di minacce, molestie, pedinamenti e appostamenti, che hanno causato nei coniugi Di Martino uno stato d'ansia tale da cambiare le proprie abitudini di vita.
Gli inquirenti ritenevano che l'accordo transattivo fatto nel novembre del 2011 dai fratelli Giorlandino sull'utilizzo del logo Artemisia e sulla gestione dei laboratori d'analisi non fosse bastato a sanare i dissidi familiari.

Nel giugno del 2014 Mariastella Giorlandino spari' da Roma per essere poi ritrovata a Pompei in stato confusionale. E questa vicenda costo' per un breve periodo gli arresti domiciliari a suo fratello, al carabiniere e all'avvocato Mercuri.