Roma
A Palazzo Venezia le nuove panchine di Benito. Imbarazzo Franceschini



Panchine del nuovo giardino di Palazzo Venezia con la firma Benito. Franceschini: "Simbolo del Ventennio"
Il ministro Franceschini inaugura il nuovo giardino di Palazzo Venezia e spuntano le panchine con la firma "Benito".
Qualcuno parlerà di ironia della sorte, altri di segno del destino o di vendetta del Duce dall'aldilà, ma una cosa è certa: appare assai curioso e singolare che le panchine nuove di zecca del giardino all'interno di palazzo Venezia, inaugurato dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, abbiano come marchio di produzione, fissato in evidenza sia sulla seduta che lateralmente, il nome "Benito".
Il ministro non si è accorto di questo dettaglio nel corso della visita, ma i giornalisti sì e hanno immediatamente chiesto lumi alla direttrice del museo di Palazzo Venezia, Sonia Martone. "La cosa mi ha fatto sorridere. L'abbiamo notato successivamente e devo dire che mi ha colpito, come se fosse un segnale, uno scherzo del destino", ha affermato Martone, che ha chiarito: "Posso dire che e' un produttore di panchine spagnolo e che, sicuramente, l'azienda, fabbricandole per noi, non ha fatto alcun collegamento con il passato fascista che ha interessato il palazzo". Alla domanda se intendono rimuovere queste targhe, Martone ha poi risposto: "No, mi sembra assurdo. Anche l'Obelisco al Foro Italico riporta la scritta Dux e nessuno ha mai pensato di cancellarla".
Franceschini, rispondendo ai cronisti in merito al progetto di valorizzazione di palazzo Venezia e del giardino interno aveva affermato: "Sì, questo palazzo è stato un simbolo del Ventennio, ma credo che, a oltre 70 anni di distanza, non abbia più alcun senso tenerlo in un cono d'ombra. Sui pavimenti ci sono anche dei fasci littori ma credo veramente che oggi ci sia il distacco per fare un'operazione di valorizzazione di questo meraviglioso luogo". L'apertura del giardino al pubblico sarà permanente. In precedenza, questo incantevole luogo, dove si trova una fontana con una scultura in marmo, circondata da aiuole e da palme gigantesche e svariati arbusti, era un parcheggio per le automobili del personale della Sovrintendenza. E' stato risistemato nell'ambito del progetto di valorizzazione del palazzo finanziato con 5,4 milioni dalla Legge 190 del 2014.
Gli interventi procederanno ora all'interno del palazzo e interesseranno sia la parte museale che la biblioteca.