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Roma
Pazzi per l'Europa, nel Lazio sette giorni di festa prima del voto di maggio

La voglia d'Europa diventa un virus che mette d'accordo Radicali, Cinque Stelle e e lo scarpone di Sergio Pirozzi. Da ieri, 27 febbraio, il Lazio è una regione più vicina all'Ue con tanto di Settimana dedicata alla Cultura Europea.

 

Un segno di rinnovamento nel rapporto tra le istituzioni ma anche una mossa che arriva a pochi mesi dalle elezioni di maggio. A mettere la firma su una legge approvata a tempo di record (la proposta è del 7 gennaio, l'approvazione è del 27 febbraio, ndr) il Radicale Alessandro Capriccioli, la Cinque Stelle Silvia Blasi, la Giunta Zingaretti con l'assessore Alessandra Sartore e il consigliere Sergio Pirozzi che grazie a un emendamento ha fatto approvare sette giorni di eventi dedicati alla cultura europea con partenza il 9 maggio. Quindi qualche giorni prima delle consultazioni elettorali.

Esulta il Radicale Capriccioli che è riuscito a confezionare una legge che va in senso contrario alla deriva sovranista che vorrebbe “smantellare” l'apparato burocratico di Bruxelles. “Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato una proposta di legge a mia prima firma che modifica la precedente normativa in materia di partecipazione della Regione Lazio al processo di formazione e di attuazione del diritto e delle politiche dell'Unione europea. Fin troppo spesso le persone percepiscono l'Unione come un'entità astratta, lontana dalle loro necessità e dai loro bisogni: questa legge ha l'obiettivo di avvicinare i cittadini del Lazio all'Europa, facendo sì che il Consiglio regionale acquisisca protagonismo e centralità nei rapporti della Regione con l'Unione europea, sia nella fase ascendente sia nella fase discendente".

Cosa cambia con la nuova legge? A parte i rapporti tra Giunta e Consiglio per le procedure Europee,  di fatto dà il via libera ad una campagna di informazione per i cittadini del Lazio ai quali verrà raccontato il lato migliore dell'Europa: quello dei vantaggi.

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