Perse la madre per il virus "cinese"
Via al primo processo contro Pechino
La causa del Codacons per conto di una frusinate la cui madre è morta per coronavirus
Oggi, davanti al Giudice del Tribunale di Frosinone Claudia Taormina, si è svolta la prima udienza della causa per risarcimento danni da Covid, intentata dal Codacons contro la Repubblica Popolare Cinese.
La causa, fa sapere il Codacons, è portata avanti “per conto di una cittadina del frusinate che, a causa del coronavirus, ha perso la madre ed è risultata lei stessa contagiata, finendo in ospedale e subendo pesanti trattamenti sanitari. Alla base dell’iniziativa legale dell’associazione, il ritardo e le omissioni da parte della Cina nella comunicazione dell’esistenza di casi di polmonite a causa sconosciuta, - prosegue il Codacons - sulla base di studi e documenti dai quali emerge in modo inequivocabile che i primi casi di contagio da Covid-19 risalivano già a novembre 2020, ma la comunicazione ufficiale della Cina all’Oms è arrivata solo il 31 dicembre.
Il Codacons ha chiesto oggi al Giudice di disporre due consulenze tecniche d’ufficio, una sui ritardi da parte della Cina nella comunicazione del nuovo virus alla comunità internazionale, - continua - ritardi accertati da diverse fonti, l’altra sul danno subito dalla donna assistita dall’associazione, consulenza indispensabile ai fini della definizione del risarcimento spettante all’utente. La Repubblica Popolare Cinese, nonostante sia stata formalmente citata in giudizio, non si è presentata in tribunale, e il giudice Taormina si è riservato di decidere sulle richieste del Codacons, e nei prossimi giorni comunicherà le proprie conclusioni”, conclude il Codacons.
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