Roma
Piano sociale 2024-2026: la mappa della solidarietà lungo nove direttrici




È pronto per essere elaborato il nuovo Piano sociale di Roma. Lo strumento di programmazione degli interventi e dei servizi socioassistenziali
È pronto per essere elaborato il nuovo Piano sociale di Roma. Lo strumento di programmazione degli interventi e dei servizi socioassistenziali della città sarà basato su tre linee guida: partecipazione, programmazione e prossimità.
Lo ha spiegato questa mattina il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, nel corso della presentazione delle linee programmatiche del Piano di welfare cittadino nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.
Nove direttrici
Nove linee direttrici guideranno gli interventi che vedranno al centro giovani e famiglie ma anche politiche di inclusione per i disabili e il rafforzamento del sistema di accoglienza per i migranti. Oltre al sindaco di Roma alla presentazione hanno partecipato l'assessora capitolina alle Politiche sociali, Barbara Funari, e l'assessore ai Servizi sociali della Regione Lazio, Massimiliano Maselli.Potenziare le azioni di sistema e la rete dei servizi sociali della città al fine di garantire i livelli essenziali delle prestazioni, anche a domicilio, per contrastare marginalità sociale, povertà estrema e nuove povertà. Allo stesso tempo il nuovo Piano sociale punterà a rimettere al centro le nuove generazioni con servizi per minori, famiglie e neomaggiorenni, rafforzare il sistema di accoglienza e l'accesso ai servizi per migranti e persone disabili, oltre a sviluppare nuove politiche interassessorili.
La missione
"La missione del Piano sociale è quella di incidere sulla vita delle persone, alleviare le fatiche del vivere, ricucire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, e spegnere le micce di odio sociale. Ma soprattutto è quella di aprire una prospettiva di futuro coinvolgendo e mobilitando le energie della città", ha spiegato Funari. "Per questo lo faremo insieme al terzo settore, che è un pilastro essenziale del welfare della città e ha una grande esperienza di coprogrammazione e coprogettazione da cui è già scaturito il nuovo regolamento per l'amministrazione condivisa, che a breve arriverà in Aula - ha aggiunto -. Questo documento lo costruiremo dal basso con momenti di ascolto molteplici e diffusi: la parola chiave sarà prossimità perché a decidere saranno i territori".Il nuovo piano sociale di Roma nascerà da "un processo partecipato che metta a sistema e sviluppi l'impostazione che abbiamo seguito dal primo giorno impegnata su tre parole chiave: partecipazione, programmazione e prossimità", ha sottolineato Gualtieri. "Il punto di riferimento è che tutti i cittadini di Roma hanno gli stessi diritti. Integrare chi è più fragile e debole, infatti, non serve solo a far stare meglio queste persone ma aiuta tutta la città. Per farlo - ha concluso - dobbiamo lavorare su partecipazione, ascolto e confronto del Piano stesso e dello spirito del terzo settore. Nel nuovo Piano, infatti, c'è una novità importante: la convinta volontà di considerare la potenzialità della coprogettazione una chiave non solo per far fare più cose e coinvolgere meglio tanti soggetti, ma anche per migliorare la qualità delle politiche".
Accordo con la Regione
Il nuovo strumento di welfare della Capitale sarà elaborato in parallelo a quello della Regione Lazio. "Insieme a quello di Roma anche la Regione è impegnata nella redazione del nuovo piano sociale di programmazione 2024/2026, visto che abbiamo un piano scaduto nel 2021 - ha aggiunto Maselli -. Uno strumento importantissimo di programmazione per chi governa che sarà approvato a breve e si integrerà pienamente con quello di Roma Capitale, con politiche fortemente innovative e una forte visione. Fondamentale - ha concluso - sarà rafforzare i distretti socio sanitari e i centri polivalenti della Regione. Infine, stiamo già lavorando a un protocollo di intesa con gli assistenti sociali e stiamo ragionando per trovare le risorse post ricovero ospedaliero per dare assistenza ai senza fissa dimora".