Piazza del Popolo, Codacons dichiara guerra al tennis e si appella all'Unesco
Presentata istanza formale per bloccare l'installazione del campo da tennis nella storica piazza
Internazionali di tennis a piazza del Popolo, Codacons scatenato mette a ferro e fuoco la Capitale. Appello all'Unesco per fermare la manifestazione: “Decoro della piazza a rischio".
Un monumento storico "svenduto", messo a rischio dal punto di vista della tutela e del decoro. È guerra aperta tra Codacons, Federtennis e Comune di Roma per l'iniziativa che vedrà i match di pre-qualificazione degli Internazionali Bnl d’Italia in programma proprio nella storica piazza del Popolo. Una scelta contro la quale il Codacons promette di fare fuoco e fiamme, presentando istanza formale all'Unesco per bloccare l'installazione di campi da tennis. Una scelta, secondo l'associazione dei consumatori, "non conforme alle prescrizioni richiamate". Nell'appello scritto inviato all'Unesco, il Codacons parla di "una manifestazione a valenza commerciale", che "oltre a costituire elemento idoneo a mettere in pericolo la tutela del decoro e della integrità della piazza, comporterebbe la sottrazione del sito Unesco – trasformato e snaturato inevitabilmente dalla presenza del campo da tennis, che nulla lascerebbe intatto del valore storico artistico del luogo - alla fruizione di milioni di turisti e dei cittadini di Roma per tutta la durata degli incontri".
L'associazione non perde poi l'occasione per diffidare il Comune di Roma e il sindaco Virginia Raggi, chiedendo formalmente di adottare misure in grado di garantire la viabilità nel quadrante nord di Roma, compromesso in occasione degli Internazionali di tennis e di istituire controlli sui prezzi di beni e servizi presso il Villaggio del Foro Italico.
Duclis in fondo la querela indirizzata alla Federazione Italiana Tennis, che aveva accusato il Codacons di aver protestato come “ripicca” per un accredito negato. Una polemica nata sugli orari delle mail inviate all’associazione: si sarebbe scoperto infatti che il rifiuto di accredito da parte della Fit è stato recapitato ai dirigenti Codacons un’ora dopo l’invio del comunicato dell’associazione, che protestava per l'uso del sito Unesco. La Federazione e la collegata rete tv Supertennis dovranno così ora rispondere del reato di diffamazione a seguito di querela Codacons.