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Roma
Pirozzi loda Salvini. Un pensierino per il dopo Raggi? “Così rilitigano tutti”

di Valentina Renzopaoli


Dal coas Capitale ai primi passi del Governo Laga-M5S, al rapporto con Salvini e alle prospettive per il “dopo-Raggi”.

L'ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, consigliere della Regione Lazio e fondatore del Movimento per lo Scarpone, sceglie Affaritaliani.it per commentare la situazione.

Sergio Pirozzi, cominciamo dal caos scoppiato su Roma: da ex sindaco lei come la vede, la Raggi si deve dimettere?

“Ma no, secondo me no, perché dovrebbe fino a quando non si appura la verità? un conto è quando si verificano comportamenti illeciti dal parte del sindaco, un altro è quando sono i suoi collaboratori ad essere coinvolti”.

Possibile che il sindaco non sapesse nulla?

“Si tratterebbe comunque di una responsabilità politica, e poi è d'obbligo usare sempre il condizionale. Se la persona a cui ci si affida commette illeciti, la responsabilità è politica, chi deve pagare è chi ha commesso eventualmente il reato”.

Come ne esce il M5S e che ripercussioni potrebbe avere a livello nazionale?

“Ammesso e non concesso che sia provato ciò che viene ipotizzato, lo ripeto per l'ennesima volta. Ci sono persone straordinarie e persone che si approfittano della loro carica, ma non si può generalizzare. Per rispondere alla sua domanda: il M5S ha cavalcato la parola onestà, però poi quando si gestisce la macchina pubblica e si gestisce il potere, può capitare che ci siano persone che se ne approfittino. E' la dimostrazione di un mio dogma: il mondo si divide in belle e brutte persone, a prescindere dalla divisa e tutto si giudica in base alle proprie azioni”.

Quindi il M5S non è poi così diverso dagli altri?

“Tutti gli uomini sono uguali. Per quello che posso dire io, in consiglio regionale vedo persone che si impegnano dalla mattina alla sera, i consiglieri grillini sono sempre sul pezzo, impegnati a trovare soluzioni”.

Pirozzi, allarghiamo l'orizzonte: cosa ne pensa dei primi passi del nuovo Governo Conte Lega-M5S?

“A livello d'immagine il nuovo Governo si è chiaramente imposto: per la prima volta uno Stato fondatore dell'Europa ha alzato la voce per difendere giustamente i diritti della nazione. Quello che mi preoccupa è il rischio che si possa ridurre l'acquisto dei titoli di stato da parte della Bce, non vorrei che ci fosse un tentativo da parte dell'Europa di mettere in difficoltà l'Italia”.

Salvini si conferma il leader del momento e l'uomo forte del Governo, è d'accordo?

“Lui si sta muovendo dietro un accordo e una linea programmatica del Governo”.

Si ma in questo momento l'uomo forte è lui, o no?

“Si è vero”.

Le amministrative hanno confermato un'avanzata a passi lunghi della Lega anche nel Lazio: ci sono abbastanza “uomini”, c'è una squadra pronta a rispondere all'affetto elettorale?

“Se c'è una squadra pronta non deve chiederlo a meno. Per quanto riguarda i risultati, penso che le amministrative si basino su meccanismi diversi rispetto al nazionale: sul voto nazionale incide di più il voto d'opinione, sul locale la scelta e la conoscenza dei candidati e il radicamento sul territorio. In ogni caso, sull'avanzata della Lega, ha tirato senz'altro l'appeal del suo leader”.

Quali sono i progetti futuri del suo Movimento dello Scarpone?

“Procediamo giorno dopo giorno, passo dopo passo, impronta dopo impronta”.

Senta Pirozzi, per il “dopo Raggi”: ci sta facendo un pensierino alla capitale?

“No no, senno rilitigano tutti, per carità di Dio, già mi sono fatto nemici a uffa, ne vedremo delle belle e mi fermo qui”.

Ci dica la verità, Salvini sta pensando a lei per Roma?

“Ha presente la canzone...”Pensiero stupendo”...”

L'ultima volta che lo ha sentito?

“Una ventina di giorni fa.”

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