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Roma
Randagi e abbandonati, salta il sistema dei canili. Rischio sgombero al Cinodromo e Muratella

di Valentina Renzopaoli

Dopo lo sgombero del “Poverello” di Vitinia, ora tremano gli animali della Muratella e pure quelli rimasti nell'ex Cinodromo di Ponte Marconi.
Sgomberati dalle cucce diventate ormai la loro casa, separati dai volontari che li accudiscono: il destino delle centinaia di cani che abitano nelle strutture comunali sembra destinato ad essere spazzato via dal gigantesco pasticcio in cui si è impantanato il Comune incapace, di gestire una situazione arrotolata su se stessa e infangata dagli strascichi di Mafia Capitale.
La deportazione dei venti cani avvenuta mercoledì dal canile della via del Mare alla struttura privata Villa Andreina e, gestita “con la forza” secondo gli animalisti, “nel pieno rispetto e nella tutela del benessere degli animali” secondo il Campidoglio, potrebbe essere solo il primo di una serie di azioni che trasformerebbero l'intero panorama dell'assistenza agli amici a quattro zampe nella capitale.
I volontari dell'Associazione L'Impronta dell'ex Cinodromo sono ormai da giorni in allerta: rumors sempre più insistenti parlano di un probabile blitz.
Il canile, una delle quattro che fino a un paio di anni fa componeva il sistema delle strutture comunali di Roma (ex Cinodromo, Muratella, Poverello e Valle dei Cuccioli chiusa a novembre 2014) sta sopravvivendo da alcuni mesi in totale “autogestione”. L'impresa che lo scorso ottobre si è aggiudicato il bando per le gestione del canile, la Mapia srl, sembra essere scomparsa nel nulla e lavoratori e volontari stanno continuando a curare e nutrire quarantaquattro amici a quattro zampe senza alcuno stipendio né contributo per le spese. La società, che gestisce un mega canile da 1.200 posti a Bari, ha vinto un cosiddetto bando ponte indetto dal Campidoglio per la gestione dei tre canili rimasti e dell'oasi felina di Porta Portese, in attesa di un regolare bando europeo che non si sa quando vedrà luce. Un'aggiudicazione che ha fatto gridale allo scandalo più di qualcuno, per l'eccessivo ribasso con cui l'azienda privata di multiservizi pugliese ha sbaragliato i concorrenti, tra cui l'associazione che da vent'anni gestiva in affidamento diretto il servizio.
L’amministrazione straordinaria fa sapere che verrà garantita la funzionalità della struttura che continuerà ad operare in regime di proroga fino al prossimo 30 aprile, in attesa del completo espletamento dell’iter previsto dal bando europeo.
Ma la paura è che accada quel che già successo a Vitinia: lo sgombero e il trasloco da Ponte Marconi in qualche struttura privata. “Non si capisce perché i cani ospitati al “Poverello” non li abbiamo spostati in un'altra struttura comunale come la nostra, già dotata di tutte le autorizzazioni sanitarie e di un direttore sanitario e con la capienza sufficiente, preferendo invece i privati”, commenta una volontaria dell'ex Cinodromo.

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