Regionali, M5S a pezzi. Barillari: “Fatti errori. Sorprese anche nel Lazio”
Il consigliere regionale 5 Stelle “ribelle” commenta il voto in Emilia Romagna e Calabria: “Persi voti perché non sono state mantenute le promesse fatte”
di Federico Bosi
Elezioni regionali, è tracollo a 5 Stelle: grillini fermi al 3,48% in Emilia Romagna ed al 7,35% in Calabria. Il Movimento è a pezzi e la base si rivolta contro i "piani alti": il consigliere regionale del Lazio Davide Barillari punta il dito contro chi gestisce il Movimento, reo di aver portato via voti a suon di promesse non mantenute. E gli stati generali arriveranno troppo tardi.
Il “ribelle” Barillari, spesso in contrasto con i compagni pentastellati ed in passato lasciato solo a fare opposizione al presidente Zingaretti ed al Pd, commenta su Affaritaliani.it i risultati delle elezioni regionali del 27 gennaio ed annuncia sorprese in arrivo.
Consigliere Barillari, il Movimento 5 Stelle esce a pezzi dalle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Se lo aspettava?
“La sconfitta è arrivata e non si può negare il fatto che ce l'ha aspettavamo. La base non è stata ascoltata dai 'piani alti'. Ora dire 've lo avevamo detto' ha poco senso. Bisognava fare molto di più prima, bisognava intervenire in tempo con temi e soluzioni per far riavvicinare l'elettorato. Ma così non è stato”.
A chi va imputata la colpa di questo tracollo elettorale?
“Non è colpa di Di Maio, non c'è un nome che ha sbagliato più degli altri. C'è una gestione del Movimento sbagliata da quando siamo al Governo che sta dimostrando tutti i nostri limiti. Stiamo perdendo voti perché non sono state mantenute le promesse fatte e a causa di scelte politiche sbagliate. E la base non è stata ascoltata”.
Pensa che le dimissioni di Di Maio da capo politico a pochi giorni di distanza dal voto abbiano influito?
“Credo che le sue dimissioni siano state ininfluenti. Tutti all'interno del Movimento sapevano che in Emilia Romagna e Calabria sarebbero arrivate due sconfitte. L'unica cosa che posso dire che le dimissioni potevano arrivare prima dato che erano nell'aria da tempo. Stessa cosa lo si può dire dei revisori che sono stati annunciati. Il Movimento doveva essere revisionato tempo fa. È l'andamento del Governo che ha influenzato negativamente i nostri ideali”.
Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha detto che "il Movimento 5 Stelle deve fare una riflessione" dopo queste elezioni. È cosi?
“Si, c'è tantissimo da cambiare. Ora siamo maturi, con 10 anni di politica alle spalle. Dobbiamo capire se quello che è stato fatto è stato fatto in maniera corretta. Serve ridare voce alla base, gli attivisti devono essere ascoltati non come fatto da quando siamo al Governo. Quando levi il rapporto con la base e ti chiude nelle stanze perdi consenso e fiducia”.
Come arriva il partito agli stati generali?
“Ci arriva con un bel punto di domanda. Quel che è certo è che ci arriviamo in ritardo, bisognava farli prima. Noi vorremmo che vengano ascoltati tutti gli attivisti. Il sentore che arriva è che sia già tutto bello che scritto, che non verrà nuovamente dato spazio alla base. Le vere richieste, quelle urgenti e necessarie arrivano da che sta in basso. È necessario nuovamente il coinvolgimento di tutti”.
Pensa che questo voto possa avere delle ripercussioni sulla Regione Lazio?
“Beh sicuramente ci saranno sorprese in Regione Lazio. Chi è vicino al Pd e dice che così va tutto bene, che la politica di Zingaretti va bene dovrà cambiare idea”.
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