Rifiuti, il baratro Ama: "Pagano i lavoratori". I sindacati vanno dal Prefetto
Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel in stato di agitazione per la partecipata: "Dipendenti licenziati, aumenti ai quadri"
I sindacati annunciano l’apertura dell’ennesimo fronte sindacale in casa di Ama, la più grande azienda dei rifiuti d'Italia vicina al baratro, contabile e non solo. Ma questa volta lo fanno con una procedura amministrativa rivolta al Prefetto che chiama in causa direttamente l’azionista, Roma Capitale e quindi il sindaco Virginia Raggi, “senza escludere il ricorso allo sciopero di tutto l’indotto”.
“Dopo lo stato di agitazione dei Cimiteri Capitolini e quello avviato ieri per il settore degli appalti, oggi abbiamo aperto le procedure per tutta l’Ama, vista la situazione in cui è precipitata: condizioni di lavoro in caduta libera, assenza di trasparenza, mancanza dei bilanci, gravissime carenze negli acquisti e nelle manutenzioni, mancato rispetto degli accordi sul contenimento del Covid e, non da ultimo, la gravissima violazione del contratto nazionale in tema di appalti”. A scriverlo in una nota sono Giancarlo Cenciarelli, Luigi Benedetti e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio.
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