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Roma
Rifiuti, l'M5S Barillari choc: “Riapriamo Malagrotta. Zingaretti medievale”

Il CinqueStelle Barillari all'attacco di Zingaretti e dell'incontro “farlocco” tra il presidente della Regione Lazio e il sindaco Raggi sulla questione dei rifiuti. Sulla sua bacheca di fb lancia la provocazione: “Riapriamo Malagrotta”.

La questione che scatena lo sfogo social del consigliere pentastellato della Regione Lazio riguarda le linee guida del nuovo piano regionale dei rifiuti, tema del vertice di lunedì tra il Governatore e il sindaco di Roma.
Il piano cancellerebbe il quarto impianto di termovalorizzazione previsto per il Lazio dal decreto “sblocca Italia” del Governo Renzi, prevederebbe la chiusura dell'impianto autorizzato di Malagrotta, l'aumento delle volumetrie delle discariche di  Colleferro e Latina e l'apertura di nuove discariche per smaltire i rifiuti che non verrebbero smaltire con gli impianti di termovalorizzazione.

“Il Partito Democratico ci tiene fermi al medioevo. In quell'epoca storica si buttavano tranquillamente i rifiuti dalla finestra in testa alla gente che passava, o si seppellivano sotto terra qua e la dove capitava. L'Europa dopo averci giustamente multato per anni, ci ha costretto a chiudere l'inquinatissima discarica di Malagrotta (e il PD per mesi aveva tappezzato tutta Roma prendendosi il merito). Grazie alla Regione Lazio sgovernata dal 2013 da quel mago di Zingaretti, abbiamo perso altri 4 anni: invece che pensare ad una diversa gestione dei rifiuti, come hanno gia' fatto da tempo tutti gli altri paesi europei, nel Lazio siamo ancora qui a parlare di dove fare una nuova discarica e chi avrà il compito ingrato di seppellire i rifiuti, se la Regione o la Capitale.
Lo scandalo piddino e' servito ai 5 stelle su un bel piatto tossico, condito con un bel contorno di tumori”, scrive Barillari nel suo post.

“La vergogna sta tutta nell'incontro (farlocco) di ieri fra Zingaretti e la Raggi. Il M5S e' da sempre contro discariche e inceneritori che causano cancro e malattie, e propone la differenziata spinta, insieme ad una forte riduzione a monte di rifiuti ed imballaggi, con la creazione di centri di riciclo e riuso territoriali. Una cultura completamente diversa nella gestione dei rifiuti, che diventano una risorsa.
Dalla parte opposta c'e' Zingaretti, gia' famoso per gli enormi danni alla sanità pubblica laziale, che ieri ha superato se' stesso. Il bomba del Lazio ha avuto 4 anni di tempo e non ha fatto assolutamente nulla nella lotta all'inquinamento, se non continuare a favorire (indirettamente) il ricco business rifiuti della galassia Cerroni e mandare la monnezza indifferenziata del Lazio all'estero, con spese enormi per le disastrate casse regionali e con il rischio di ALTRE MULTE europee che pagheremo naturalmente noi cittadini (stimati 40 milioni di euro l'anno)”.

E continua: “Il medioevale Zinga ha avuto il bel coraggio di propinare ieri al Comune di Roma l'anacronistico piano rifiuti della Regione Lazio, che prevede, guarda un po', una bella "discarica di servizio" (come la chiamano loro). Piccola e magari anche "sostenibile" come afferma il quasi-assessore indifferenziato (ai rifiuti) Buschini”.

E lancia la provocazione: “Riapriamo Malagrotta, facciamo prima. Oppure riempiamo il Colosseo con la spazzatura di tutto il Lazio, tanto dentro e' vuoto (e dando poi la colpa della puzza alla Raggi, due piccioni con una fava!)”.

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