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Roma
Rifiuti Roma, Raggi di nuovo nei guai: chiudono Civitavecchia e Roccasecca

Rifiuti Roma, Raggi è di nuovo nei guai. Dopo Colleferro, anche le discariche di Civitavecchia e Roccasecca chiudono i battenti: comunicato ad Ama lo stop ai conferimenti di rifiuti. La guerra continua: il sindaco pronto a denunciare la società Mad, proprietaria dei due impianti, per “interruzione di pubblico servizio”.

 

È quanto si legge in una lettera inviata giovedì dalla Raggi al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al prefetto di Roma, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al presidente della commissione Ecomafie Stefano Vignaroli e, per conoscenza, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Secondo la Raggi, la chiusura delle discariche comunicata da Mad alla municipalizzata dei rifiuti Ama, è stata “assunta in via preventiva e in termini del tutto unilaterali e ingiustificati”. Inoltre, “per un prevedibile effetto a catena” – scrive Raggi – gli impianti Tmb di Malagrotta hanno annunciato di dover interrompere “la ricezione dei conferimenti”, per mancanza degli sbocchi in discarica. E, di conseguenza, Ama potrebbe subire dei rallentamenti nella raccolta.

La sindaca diffida le società titolari delle discariche e dei Tmb (Mad ed E.Giovi) a tornare sui propri passi. In caso contrario annuncia “querela nei loro confronti”. Infine la prima cittadina chiede alla Regione Lazio di “indicare urgentemente delle alternative” fuori regione, senza aggravio “della quota che i romani già versano in termini di tassazione”.

La maggioranza M5S si ricompatta intorno alla Raggi

Dopo la chiusura della discariche la maggioranza capitolina del Movimento 5 Stelle si è ricompattata intorno alla Raggi e chiede con lei soluzioni alla Regione Lazio. Il primo post lo firma il consigliere Roberto Di Palma: "Zingaretti - chiede - cosa aspetta? Ci ha ricattato per farci indicare un sito da destinare a discarica. Adesso deve assumersi le sue responsabilità. Ci dica immediatamente dove dobbiamo portare, da domani, i rifiuti della Capitale. È una suo dovere, se lo assuma!". Gli fa eco poco dopo la consigliera Annalisa Bernabei. Dopo la chiusura delle discariche, scrive "senza alternative dove poter conferirli i rifiuti indifferenziati trattati rischiano di rimanere a lungo nei cassonetti o peggio ancora ai bordi delle strade. Una situazione che potrebbe ulteriormente degenerare dal momento che anche i tmb potrebbero rifiutarsi di accettare altri conferimenti, in assenza di una discarica dove portare successivamente i rifiuti trattati». «Dov'è la Regione Lazio?", chiede dunque la consigliera. "Dove sta Zingaretti? Non può più giocare a nascondino e non possiamo più permetterci ulteriori rinvii. Si prenda le responsabilità che la legge gli attribuisce e ci dica una buona volta dove portare i rifiuti di questa città". Infine, arriva anche il post del presidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco: "È finito il tempo di rincorrere le parole e di scaricare le responsabilità sugli altri. La Regione si assuma le proprie e ci dica dove portare i rifiuti di Roma!". 

Rifiuti, Vignaroli: "Grande preoccupazione per stop conferimenti discariche Mad"

"La notizia dello stop ai conferimenti, a partire dalle prossime ore, da parte del gestore delle discariche di Civitavecchia e Roccasecca desta grande preoccupazione. La Commissione si è già occupata nella scorsa legislatura della gestione del ciclo dei rifiuti in Lazio e il lavoro sta proseguendo anche in quella attuale. Abbiamo acquisito documenti e avviato una serie di audizioni, che proseguiranno nelle prossime settimane". Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli. "Tra le altre cose - prosegue l'On. Vignaroli - la Commissione non mancherà di analizzare le situazioni di monopolio, spesso perniciose per gli interessi pubblici. Non sfugge come la proprietà dei siti di Civitavecchia e Roccasecca, le due principali discariche del Lazio, sia riconducibile allo stesso soggetto, che da poco è anche socio di maggioranza dell'area di Monte Carnevale. Non comprendo ancora le motivazioni precauzionali di tale chiusura a seguito di legittimi controlli sulla natura dei codici CER 191212: Ispra infatti ha già pubblicato le linee guida generali per la classificazione dei rifiuti, in conseguenza alle sentenze della Corte di giustizia europea e della Corte di Cassazione". "Non dubito che la Sindaca di Roma, la Regione Lazio e le altre autorità competenti useranno da subito tutti gli strumenti in loro possesso per fare in modo che i cittadini laziali non risentano in alcun modo delle conseguenze legate alla chiusura temporanea dei due siti".

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