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Roma
Rocca e la sua Giunta: nuotano tutti nei debiti tranne Tajani. Ecco la squadra

Il presidente Rocca prova a sorridere ma poi si piega sul peso delle tasse pre elettorali della Giunta Zingaretti, l'Irpef del Lazio più alta d'Italia e la paura di aprire la cassa della Regione Lazio e trovarla vuota. Anzi, da gennaio del '24 anno scatterà una rata monstre da 1 mld di euro.

Il bilancio regionale pesa sul debutto della nuova Giunta più delle tensioni nella maggioranza per riempire le caselle dei 10 assessorati che hanno tenuto sino a sabato notte tutti appesi per capire “la mossa del presidente” per placare gli appetiti.

Si gioca col 4-2-2, un mezzo catenaccio che vede 6 magliette di Fratelli d'Italia, 2 col faccione di Salvini e, a sorpresa, tra i forzisti non c'è l'ombra di un fedele di Tajani. C'è il medico ex sindaco di San Felice Circeo e c'è un'altra dottoressa, la Luisa Regimenti eletta a Bruxelles con la Lega e poi passata a Forza Italia. Da Latina il potente senatore Fazzone plaude, l'ex potente della Ciociaria, Antonio Tajani ora ministro degli Esteri rimane a bocca asciutta.

Chi c'era e chi non c'era alla presentazione

+E la tensione si nota: ad assistere alla presentazione ufficiale del Rocca's Team per la Lega c'è il capobastone del Lazio, Claudio Durigon, per i Fratelli c'è il sorrisone del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli e Paolo Trancassini per Lollobrigida e Meloni; per Forza Italia non c'è nessuno. I maligni leggono l'assenza, gli ex democristiani decodificano il segnale.

Ma poi c'è Rocca, perché per rimettere ordine a 10 anni di Nicola Zingaretti la Croce Rossa è il minimo. C'è il dramma della Sanità, il caos dei rifiuti (che però risale a Polverini) e c'è una crisi economica che morde e che salva il Lazio dalla povertà grazie ai dipendenti pubblici e al turismo post Covid che ha ripreso a marciare ma con l'handicap che se in estate si festeggia, in inverno ci si gira i pollici.

I nodi irrisolti della Regione

E questa non è vera economia ma stagionalità. Poi ci sono i trasporti che non ci sono, i pendolari avvelenati, la Regione che ha avocato la Roma-Lido e c'è persino il Giubileo dei romani perché in provincia arriverà poco e niente. E poi a Roma c'è Gualtieri che preme col termovalorizzatore che potrebbe anche far man bassa dei rifiuti di mezza regione per produrre energia.

E poi ci sono milioni di contributi post Covid dati a pioggia da Zingaretti da rimettere in ordine. E poi c'è il connubio Sanità-Trasporti che si mangia l'80% del bilancio e che è il vero incubo di Rocca. Le elezioni a febbraio hanno prodotto un'anomalia: per almeno 3 mesi si spenderà col bilancio di Zingaretti e sarà necessario un assestamento per decidere dove e come allocare i due baiocchi che rimangono dal bilancio 2023.

Parola d'ordine: zero promesse

Per questo, liste d'attesa della sanità a parte e caos pronto soccorso, nessuno fa promesse. Figuriamoci quella di abbassare le tasse regionali più alte d'Italia utilizzate per uscire dal commissariamento della Sanità ed entrare nel tunnel del Piano di Rientro. Tradotto: ci sono debiti, un sacco di debiti e nessuno per ora sa quanti sono. Nessuno.

Il Rocca's Team

Ecco i nuovi assessori: Giancarlo Righini (FdI) sarà assessore al Bilancio e agricoltura e caccia e pesca; Roberta Angelilli (FdI) sarà vicepresidente e assessore Sviluppo economico, commercio e artigianato; Elena Palazzo (FdI) avrà ambiente sport e turismo); Fabrizio Ghera (FdI) ai Trasporti e Rifiuti; Massimiliano Maselli (FdI) alle politiche sociali; Manuela Rinaldi (lavori pubblici e politiche di ricostruzione); per la Lega Pasquale Ciacciarelli (urbanistica, politiche abitative) Simona Baldassarre (cultura, politiche giovanili E della famiglia e pari opportunità ); per Forza Italia Giuseppe Schiboni (lavoro università scuola formazione ricerca e merito); Luisa Regimenti (personale, sicurezza urbana rapporti con enti locali).

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