Roma
Roma, bambini intossicati dal cloro. Il padre: “Mio figlio in coma farmacologico”. Indagato il gestore dell'impianto
Cinque in tutto i minori intossicati dal cloro. Disposto il sequestro della piscina, si attendono i risultati delle analisi dell'acqua

Ricoverati tre dei suoi bimbi, uno dei quali in coma farmacologico
"Non è accettabile in un'epoca tecnologica come questa che succedano queste tragedie", ha dichiarato al Messaggero il papà dei bambini intossicati dal cloro il 2 giugno, mentre giocavano in una piscina di un circolo privato nel quartiere la Borghesiana, a Roma. Sono tre dei suoi bimbi, uno dei quali ora è intubato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I, ad essere stati ricoverati dopo l'esser venuti a contatto con la sostanza tossica fuoriuscita in quantità eccessiva dai bocchettoni della piscina.
A indagare sulla vicenda la magistratura, che presume il reato di lesioni gravissime a carico del gestore dell'impianto a danno dei minori intossicati, che in totale ammontano a cinque.
"Adesso siamo solo in ansia per nostro figlio di nove anni, ma contiamo che vengano chiarite le responsabilità di quanto accaduto", ha aggiunto l'uomo, che in quel tragico giorno non era presente con la famiglia, ma in quanto militare era occupato nella parata del 2 giugno. Solo successivamente è stato informato dell’accaduto dalla moglie, che lo ha chiamato per comunicargli il trasporto dei bambini in ospedale. Sulle loro condizioni i medici per ora non svelano molto.
"Tutti i miei figli sono stati ricoverati, il più grave è quello di nove anni mentre un altro, che è affetto da un tumore, è stato subito visitato dai medici che lo hanno in cura al Bambino Gesù e per fortuna hanno escluso complicazioni. Anche mia figlia di cinque anni è ancora ricoverata ma sta meglio”, ha affermato l’uomo, chiarendo inoltre che non era la prima volta che si recavano a quel circolo privato, e di essersi trovati bene negli anni scorsi.
“lo spero e conto di sapere cosa sia davvero accaduto e che vengano chiarite le responsabilità se c'è qualcuno che ha sbagliato. A tutela nostra ma anche di tante altre persone perché sarebbe potuto accadere ad altri", conclude il padre dei bambini.
Nel frattempo, in corso le indagini da parte della procura della Repubblica di Roma per il possibile reato di lesioni gravissime, e sequestrata la piscina in attesa dei risultati delle analisi dell'acqua.