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Roma
Roma, cartellone selvaggio. Acciuffato il “re” dell'affissione abusiva

Aveva affisso centinaia di cartelli abusivi in tutta la città: dal Tuscolano a Conca D'Oro, dall'Appio a Garbatella, e poi Montesacro, Eur, Casilino. Gli agenti del PICS (Pronto Intervento Centro Storico), che erano sulle sue tracce, hanno trovato e denunciato un 38enne italiano.


I cartelli con la pubblicità sui servizi di trasporto, facchinaggio e altro, oltre alla concorrenza sleale nei confronti dei colleghi che rispettano le regole della pubblicità, creavano indecorosi danneggiamenti dei beni comuni, soprattutto per la loro invasività.
Molti cittadini e associazioni avevano denunciato il fenomeno, e nonostante le continue rimozioni sia da parte degli agenti anche con ausilio di personale dell'AMA e di associazioni di volontariato, il responsabile perseverava nelle affissioni, addirittura collocando i cartelli a 5 metri di altezza per renderne difficile la rimozione.

Le indagini per risalire al responsabile sono durate circa tre mesi, rese difficili dalla irreperibilità dell'uomo sia agli indirizzi riportati dagli archivi del Comune e della Camera di Commercio, sia a quello dell'utenza telefonica riportata sui cartelli (che sarà disattivata).
Durante gli appuntamenti, sapendo oramai di essere sotto la lente della Polizia Locale, l'uomo stava usando precauzioni ben studiate, come inviare terze persone o appostarsi per vedere chi si presentava all'appuntamento, dileguandosi in caso di minimo sospetto.
Mercoledì scorso la svolta, dopo che gli investigatori, avendo nel frattempo associato al nome dell'uomo un volto, lo hanno riconosciuto dopo una serie di appostamenti e condotto presso gli uffici, dove ha ammesso le proprie responsabilità e la proprietà del numero telefonico.
Per ora gli sono stati notificati 20 verbali relativi alle ultime affissioni accertate, ma sono comunque in notifica per lui più di un centinaio di cartelle esattoriali pregresse per verbali mai pagati collezionati su tutto il territorio.

L'uomo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria ai sensi degli articoli 633, 635 e 639 del C.P. per "invasione di terreni ed edifici", "danneggiamento" e "deturpamento e imbrattamento dei beni comuni": il Giudice deciderà in proposito.
Intanto le indagini proseguono per accertare eventuali altre responsabilità, anche di tipo fiscale.

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