Roma “ex patrimonio Unesco”. Rifiuti caos, via il riconoscimento e la Raggi
Il Codacons chiede la sospensione per Roma del riconoscimento di patrimonio dell'umanità dell'Unesco: è piena emergenza rifiuti
“Roma in rovina”, dopo la denuncia del New York Times di “città discarica”, il Codacons diventa la più feroce e puntuale opposizione alla Giunta di Virginia Raggi e affonda: “Il riconoscimento dell'Unesco va sospeso e il sindaco di frote a tanto sfacelo farebbe bene a dimettersi”.
L'attacco del Codacons arriva dopo l'ultimo reportage del New York Times che ha messo in luce una volta di più lo stato disastroso in cui versa la Città Eterna, e torna a invocare le dimissioni della sindaca Raggi alla luce di una situazione di sfacelo ormai assoluta ed evidente a tutti – cittadini romani e non.
Roma è effettivamente “in rovina”, come denuncia il giornalista Jason Horowitz: proprio il grave stato di degrado in cui versa la città, sommersa da rifiuti e in condizioni di incuria e abbandono intollerabili, fa venire meno i presupposti per l`inserimento nell`elenco dei siti protetti dall`Unesco, così come stabilito dalle stesse linee guida della Convenzione del patrimonio mondiale che prevede un monitoraggio dei requisiti nel tempo e la possibilità di sospendere il riconoscimento nel caso in cui gli stessi requisiti vengano meno. La sospensione dovrebbe quindi essere “condizionata”, e interrotta non appena la città verrà riportata a livelli di cura e di civiltà accettabili.
“Non si può più tacere riguardo la grave situazione di degrado in cui versa Roma, che rende invivibile la città” - dichiara il Presidente Carlo Rienzi. “Per questo chiediamo a gran voce le dimissioni di Virginia Raggi e la sospensione del riconoscimento Unesco, almeno finché i principali fattori di degrado della Capitale non saranno stati affrontati e risolti”.
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