Roma, il centrodestra rimette insieme i cocci. Per ora sul No al referendum
di Massimiliano Martinelli
Sorrisi, strette di mano ed un ramoscello d’ulivo teso in segno di pace. Questo in sintesi il contenuto della riunione del centrodestra andata in scena al Seraphicum di Roma, dove si sono accantonate vecchie ruggini e malumori per ribadire un secco “No” al referendum.
A condurre la manifestazione Fidel Mbanga-Bauna, ex Alleanza Nazionale nonché giornalista Rai. Durante le due ore e mezza dell’evento si sono avvicendati sul palco esponenti di tutte le sigle politiche che hanno aderito, da Forza Italia a Noi con Salvini, passando per Fratelli d’Italia, Riva Destra e Conservatori e Riformisti.
Assenze eccellenti quelle che riguardano Alfio Marchini e Francesco Storace, con più di una polemica ad accompagnare il rapporto ormai deteriorato tra Giorgia Meloni, che al Seraphicum ha spedito Marsilio e Rampelli, e il segretario de La Destra.
L’evento si apre con un video del presidente Berlusconi diretto al proprio elettorato, invitato a respingere i caratteri antidemocratici del referendum e a ricompattarsi sotto un unico vessillo. Successivamente prende il via il dibattito e si espongono i perché di questa voto negativo, sia dal punto di vista tecnico-giuridico che di quello politico.
Un particolare spunto d’interesse ce lo offre però Luciano Ciocchetti, Coordinatore Regionale del Lazio per i Conservatori e Riformisti, che per primo parla di “qualche esclusione” e dal palco lancia un appello per superare le divisioni che a lungo hanno lacerato il centrodestra. Parole distensive raccolte e rilanciate del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, principale sponsor del convegno, e dal capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta.
E’ in particolar modo Brunetta a dirsi convinto di come Renzi stia accidentalmente spaccando la sinistra e ricompattando il centrodestra, pronto ad agire nuovamente come un solo soggetto politico anche dopo il no al referendum costituzionale del 4 dicembre. Per ora dichiarazioni, per i fatti bisognerà attendere.